Firenze si conferma patria del tatuaggio, e non solo per l’avvio domani, alla Fortezza da Basso, della 7° edizione di Florence Tattoo Convention, la kermesse che offre una delle migliori panoramiche internazionali sul settore. La provincia conta infatti ben 50 Tattoo studio distribuiti sull’intero territorio: da San Piero a Sieve a Pelago, da Gambassi Terme a Fucecchio, da Sesto Fiorentino a Bagno a Ripoli, da Scandicci a Firenze, che ne concentra 20, e così via. Una presenza storica, rafforzatasi anche negli ultimi anni (+47% dal 2013 e +22% nell’ultimo anno) grazie alla reputazione guadagnata con la presenza di alcune eccellenze nazionali del settore e all’attenzione di enti (la Toscana è stata la prima regione in Italia ad emanare una legge di settore), agenzie formative e associazioni.
“Una conseguenza anche della trasformazione culturale del tatuaggio che, da simbolo di illegalità, emarginazione e sottocultura è diventato fenomeno quasi di massa. Basti pensare che è tatuato il 7,5% degli adolescenti italiani e oltre il 20% di tutti i maggiorenni” spiega Alessandro Vittorio Sorani, vicepresidente vicario di Confartigianato e amministratore di Confartis, l’agenzia formativa che, dal 2007, ha “laureato” oltre 150 tatuatori provenienti da tutta Italia con l’apposita Qualifica professionale, obbligatoria per legge per poter esercitare la professione, cui da giugno 2015 si aggiungeranno i 23 allievi che, da lunedì scorso, stanno seguendo le lezioni del 7° ciclo formativo.