All’incontro del 12-13 dicembre dell’assemblea regionale “sottoporremo la proposta di non tenere primarie per il candidato alla presidenza della Giunta, ma di indicare come candidato alla presidenza Enrico Rossi”. A dirlo, durante una conferenza stampa, e’ il segretario regionale del Pd, Dario Parrini, rispondendo ai giornalisti sul percorso d’avvicinamento dei dem alle elezioni per il Consiglio e il governatore. A tal proposito, questo pomeriggio Parrini riunira’ la segreteria toscana.
“Non esiste nella storia d’Italia un presidente uscente” delPartito Democratico “sottoposto a primarie, ma lo statuto prevede
che la decisione si prenda riunendo gli organi del partito”.
Nello specifico, si tratta dell’assemblea regionale, composta da 500 membri, con un quorum deliberato fissato a 3/5 dei
componenti. A Parrini, pertanto, servirebbero 300 si’ alla sua linea. “La mia idea e’ che si debba andare in questa direzione e
penso che abbiamo tutte le carte per iniziare la discussione sul programma per le prossime regionali con una valutazione positiva
del lavoro di questa legislatura- aggiunge-. Ci sono tutte le condizioni per chiedere a testa alta la fiducia ai nostri cittadini per il prossimo quinquennio”. L’unica incognita per il Rossi bis e’ rappresentata dai possibili fronti aperti coi territori, specie
sul nodo dell’ampliamento dell’aeroporto di Peretola con le posizioni contrarie delle federazioni di Pisa e Prato.
Uno scenario minimizzato da Parrini: “Quando si fanno le riforme ci sono sempre delle questioni aperte, ma il livello di
consenso di cui gode il presidente e’ alto e certificato dalle classifiche di gradimento dei presidenti di Regione, nelle quali
e’ spesso nella parte alta, se non primo”.