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Solo il 6% le condotte idriche in cemento-amianto. Piano di monitoraggio straordinario

admin
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 Secondo i dati dell’Autorita’ Idrica Toscana, ad oggi “la media delle condotte idriche in cemento/amianto sul territorio regionale condutture-cemento-amiantoe’ soltanto del 6% della lunghezza complessiva delle reti, vale a dire un numero limitato di reti. E la durezza delle acque toscane, mediamente molto elevata, funziona da incapsulante naturale della superficie interna delle tubazioni, isolando il cemento amianto dall’acqua che vi scorre all’interno”. Lo sostiene, in una nota, l’Ait che in questo cita le linee guida sulla qualita’ dell’acqua potabile dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS) del 2011 in cui si sostiene che “non ci sono consistenti evidenze che l’amianto ingerito sia dannoso per la salute, a differenza dell’amianto diffuso in aria ed assunto per inalazione, che e’ dichiarato altamente nocivo per la salute”. 
Detto questo, tuttavia, l’Autorita’ Idrica Toscana ha avviato in questi giorni “un piano di monitoraggio straordinario al fine
di verificare in maniera sistematica l’eventuale presenza di fibre di amianto idrodisperse nell’acqua potabile dell’intera
regione, iniziando prioritariamente dalle zone a piu’ alta presenza di condotte in cemento/amianto e dove le acque
presentano una durezza piu’ contenuta. I risultati del monitoraggio consentiranno un aggiornamento dei dati gia’
esistenti, ricavati dai monitoraggi effettuati in anni passati.
In collaborazione con le Asl, la Regione Toscana e i gestori del servizio idrico (Publiacqua, Acque, Asa, Fiora, Nuove Acque, Gaia, Geal) il monitoraggio eseguito zona per zona nell’acqua in rete comprendera’ anche le fonti di approvvigionamento. Una volta raccolti ed esaminati i dati, l’Autorita’ idrica toscana stabilira’, nel nuovo Piano d’ambito, i criteri di intervento per le sostituzioni delle condotte malfunzionanti, riservando a quelle di cemento/amianto la priorita’. 
Allo stesso tempo Ait e assessorato regionale del Diritto alla salute provvederanno a raccogliere e analizzare tutti gli studi
recenti (nazionali ed esteri) sul tema dell’amianto idrodisperso, in modo da fornire indicazioni metodologiche sempre piu’ precise
e dettagliate per la realizzazione degli interventi di manutenzione sulle reti esistenti di cemento/amianto, con garanzie di sicurezza per il personale addetto alle manutenzioni e per gli utenti del servizio.

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