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Ponte sul Mugnone:"Fuori norma secondo il decreto ministeriale del gennaio 2008". Si evince dalla relazione relazione del professor Ignazio Becchi

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DCIM100MEDIANon lascia dubbi la relazione del professore Ignazio Becchi , emerito di costruzioni idrauliche, marittime e Idrologia dell’università di Firenze, ancorché provvisorio. A questa voce è necessario legare quella del climatologo Matracchi che nei giorni scorsi ha rilasciato interviste sul fatto che i danni da eventuali piogge insistenti o addirittura bombe d’acqua arriveranno alla città dagli affluenti, come Mensola, Mugnone, Tersolle  e addirittura Affrico più che dall’Arno.
Il parere al professor  Becchi è stato chiesto dai comitati di zona che sono sempre più preoccupati da una eventuale piena del fiume per il ponte realizzato a raso con un abbassamento del livello di esondazione di oltre 20 metri lato chiesa russa.  Dal comune arriva ancora una volta la dichiarazione dell’assessore Giorgetti che tranquillizza la cittadinanza sia dal punto di vista sicurezza idraulica che per i tempi di permanenza. Per quanto riguarda la sicurezza l’assessore afferma che “in caso di rischio ci sarà il controllo costante della protezione civile”
La relazione del professor Ignazio Becchi
Ancora una volta la Regione Toscana si vuole distinguere, per la mia esperienza non basta il ponticello sul Resco che ha allagato quattro volte la Pirelli di Figline nel 1991­4, l’argine del Serchio nel 2009, il sottopasso di via Ciulli nel 2010, la cassa dì espansione di Aulla nel 2011, il Ponte di Marsiliana nel 2012, il muro d’argine del Carrione quest’anno, per citare alcuni eventi della serie di “disastri eccezionali” in cui la sola eccezionalità è proprio l’assenza di studi idrologici e idraulici.
Qui corre l’obbligo però di sottolineare alcuni elementi molto istruttivi, nella documentazione citata viene più volte indicata la provvisorietà con una insistenza che richiama l’avventurosa realizzazione del Ponte Bailey del Galluzzo anche quello come è ben chiaro dichiarato  ripetutamente provvisorio e doveva durare solo due anni invece dei venti già compiuti, e non sembra che vi sia intenzione di eliminare la provvisorietà, anche se la struttura, che sembra un rimasuglio dell’avanzata alleata nel ’45, ha già sperimentato un’esondazione. Nella relazione sul ponte provvisorio in costruzione si dichiara che la struttura (come fondazioni ed impalcato) è costruita per durare una vita, acqua permettendo!

I danni al Romito per l'alluvione del Mugnone nel '92
I danni al Romito per l’alluvione del Mugnone nel ’92

Vorrei rammentare i diversi studi che ho personalmente seguito sull’esondazione del Mugnone nel 1992 e sulle misure necessarie a evitarla nel futuro. La soluzione provata su modello idralico e approvata da tutti (Comune, Ferrovia, Lavori Pubblici, Provincia,…) riguarda  il così detto Bypass che dovrebbe rendere al Mugnone quell’officiosità idraulica che aveva perso nel 1939 nella fretta di consentire al Führer di inaugurare la nuovissima stazione di S. M. Novella.
La realizzazione del bypass, mai iniziata, consentirebbe alle piene duecentennali di transitare liberamente sotto il fascio dei binari ferroviari e ridurrebbe il rigurgito che innalza il livello della piena a monte e quindi anche nella zona del ponte provvisorio ora in costruzione, pertanto la pericolosità di questo ponte è massima fintanto che non sia attivo il bypass. Non si capisce allora perché nell’istanza di autorizzazione dell’ufficio provinciale competente si impone la  emolizione di questo ponte appena entrerà in funzione il bypass. Porta a intendere che il bypass non si farà mai e pertanto questo ponte avrà vita eterna.
3 Conclusione
Concludendo mi corre l’obbligo di sottolineare che il presente parere non vuol dire che”questo ponte non s’ha da fare” ma piuttosto che “non s’ha da fare così”. Se qualcuno chiedesse perché questo intoppo tutti possiamo rispondere “per colpa di chi non ha fatto lo studio idraulico”. In effetti facendo un impalcato curvo con una freccia verso l’alto di circa un metro e mezzo (il mio non è un progetto ma lo studio mancante una volta fatto consentirà di definire l’impalcato alla centimetro) consentirebbe di proseguire gli importantissimi lavori di snellimento della viabilità.

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