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In Toscana la rottamazione nel PD c'è… ma non per tutti. Matulli, 77 anni assessore e neo-presidente di Scandicci Cultura

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Giuseppe Matulli doppio incarico a 77 anni a Scandicci
Giuseppe Matulli doppio incarico a 77 anni a Scandicci

Da Marradi a Scandicci con una lunga sosta in parlamento e  a Palazzo Vecchio. Il nuovo presidente del Consiglio d’Amministrazione di Scandicci Cultura è Giuseppe Matulli, 77 anni  attuale assessore alla cultura del comune ai confini di Firenze,  braccio destro, a suo tempo,  di Leonardo Domenici  con la delicata e pesante delega alla Mobilità e “specializzato” in Tramvia. Una nomina che era già stata annunciata a maggio dall’allora neo eletto Sindaco Fallani.

“Con il nuovo Consiglio di Amministrazione apriamo sempre più le politiche culturali di Scandicci ad una prospettiva metropolitana – ha dichiarato recentemente – l’area fiorentina ha un’offerta incredibilmente ricca di sensibilità artistiche, il ruolo della nostra città è quello di starne al centro con un’identità ben riconosciuta, da sempre orientata verso la contemporaneità, ma con la curiosità e la disposizione ad arricchirci con mille contaminazioni. I due nuovi Consiglieri hanno competenze e professionalità indiscusse, e svolgeranno questo compito a titolo gratuito”.

Il consiglio di amministrazione è composto da Gloria Manghetti ,Direttore del Gabinetto Viesseux – e Andrea Bruno Savelli, Direttore artistico del Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio.

“Adesso farò il nonno” aveva detto nel 2009 al termine dell’esperienza con la giunta Domenici. Ma, in cuor suo  Matulli aveva messo in conto che i “bonus politici messi in cassaforte” prima o poi dovevano  essere scontati come cambiali firmate dal PD. C’è da domandarsi come mai nel numeroso parterre della politica legata al PD questa sorte sia toccata solo a Matulli. Certamente perché in tanti anni di sana politica ha messo in atto le direttive che a sempre fatto gli interessi del partito. Ecco perché non poteva restare a fare il nonno.

Giuseppe Matulli , nato a Marradi il 5 dicembre 1938 si è laureato in economia e commercio all’Unversità di Firenze ha fatto parte della Democrazia Cristiana, partito di cui è stato segretario regionale della Toscana dal 1983 al 1987]; in seguito con lo scioglimento della Dc aderisce al Partito Popolare Italiano e poi al Partito Democratico. Viene eletto per la prima volta deputato nel 1987 e sarà rieletto nella successiva legislatura. Prima di giungere in parlamento Matulli è stato presidente della Comunità Montana del Mugello, assessore e sindaco nella città natia, consigliere regionale e vicesindaco di Firenze.

tramvia.gheri,tesi,matulli  Al politico dei progetti Tramvia a Firenze, non solo  quella per Scandicci ma anche le fasi finali delle contestatissime linee 2 e 3 il sindaco di Scandicci, (Renziano) aveva già assegnato a Matulli la delega alla Cultura facendo una deroga alla politica della Rottamazione tanta cara al segretario del Pd e presidente del Consiglio.  Adesso è arrivato il secondo incarico.     Quando ci vo’ ci vo’

 D’altra parte Renzi a livello politico ha militato nei giovani popolari di Pierluigi Castagnetti , crescendo come delfino di due esponenti della sinistra democristiana: prima il deputato Giuseppe Matulli (oh! guarda che si ritrova)  e poi il lettiano Lapo Pistelli, con il quale scrive il pamphlet Ma le giubbe rosse non uccisero Aldo Moro
 

L’inchiesta

Nel settembre 2011 viene indagato nell’ambito dell’inchiesta che ha coinvolto l’ex sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, e l’intera giunta  (Matulli ha ricevuto l’avviso di garanzia in quanto vicesindaco nella giunta in oggetto). I reati contestati agli imputati vanno dall’abuso d’ufficio all’omessa denuncia di reato.

Piero Campani

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