«Pendolare del Valdarno, attento alla linea Lenta». E’ questo il messaggio che viene dal comitato pendolari del Valdarno dopo l’incontro di ieri a Firenze fra l’assessore regionale ai trasporti Ceccarelli, Rfi e Trenitalia, assessori del Valdarno e comitati pendolari.
«RFI ha proposto di fare un test su due treni non di orario di punta, i Firenze-Roma n.2313 e n.2314, da deviare sulla Lenta – afferma il portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re – così da voler dimostrare che sarebbe possibile limitare i ritardi a 4-5 minuti e che la separazione dei treni Alta velocità sulla Direttissima dai treni dei pendolari sulla Lenta sia il modo migliore per assicurare regolarità e puntualità dei treni: se questa è la soluzione di Rfi per evitare gli inchini sulla direttissima – aggiunge Da Re – i pendolari del Valdarno non sono d’accordo».
Il portavoce del comitato è inoltre insoddisfatto dell’incontro in Regione. «Poche risposte da Rfi al comitato – sottolinea Da Re – non viene chiarito come il futuro tunnel AV di Firenze dovrebbe risolvere i problemi dei treni regionali per il Valdarno, quando la congestione del traffico ferroviario avviene molto prima dell’inizio previsto del tunnel, nel tratto di Firenze Rovezzano, e Rfi non si pronuncia su quanto previsto dall’accordo Tav dell’agosto 2011 che prevede il transito garantito dei treni regionali sulla Direttissima e il futuro treno metropolitano dell’area fiorentina». Anche sulla puntualità dei treni della linea aretina il portavoce dei pendolari critica Ferrovie. «Secondo Trenitalia in ottobre la linea aretina è stata la prima per puntualità in tutta la Toscana – accusa Da Re – è la conferma che i ritardi nel Valdarno vengono ampiamente recuperati nelle tratte successive, verso Roma e Foligno, e non basterà, come invece crede la Regione, controllare i tempi in stazioni intermedie come Chiusi e Terontola, invece che in una stazione del Valdarno: serve ridurre i tempi di percorrenza sulla direttissima e sulla lenta, ma Rfi non è d’accordo – riporta Da Re – perchè altrimenti non saprebbe come recuperare i ritardi dagli inchini». Infine Da Re critica la Regione: «L’assessore Ceccarelli sostiene che non ci sarà alcuno sfratto dalla direttissima ed è in malafede chi lo dice, ma l’assessore non considera che singoli sfratti avvengono da mesi – conclude Da Re – sono allora in malafede tutti i pendolari del Valdarno che segnalano le deviazioni-sfratto quotidiane dalla Direttissima alla Lenta?».