Potrebbero allargarsi le indagini sulle 2 bottiglie incendiarie trovate ieri nei pressi della galleria di San Donato, alle porte di Firenze. Una si è incendiata provocando un rogo nel pozzetto di una centralina elettrica. Al momento non ci sono rivendicazioni. Gli inquirenti fiorentini sono in contatto con i colleghi di Milano e Bologna dove si sono verificati episodi simili: nel Milanese il 18 dicembre e in provincia di Bologna il 19 maggio. Al vaglio i filmati delle telecamere della zona. (Foto Ansa)
Numerose scritte contro la Tav sono comparse nei giorni scorsi sui muri dei palazzi a Firenze, dove ieri, nella zona di Rovezzano, è stato messo a segno un attentato incendiario alla linea dell’alta velocità. Secondo quanto spiegato dagli investigatori, le scritte sono però precedenti all’azione dell’altra notte e risalirebbero a prima della sentenza del 17 dicembre scorso della corte di assise di Torino, che ha condannato quattro militanti No Tav per l’assalto a un cantiere assolvendoli però dall’accusa di terrorismo.
Tra le scritte comparse a Firenze, quella ‘Terrorista è lo Stato, no tav liberi’, realizzata con vernice nera sul palazzo dell’Avvocatura dello Stato in via degli Arazzieri, nel centro storico cittadino. Numerose le scritte ‘No Tav’ tracciate anche nella zona di Rifredi, in occasione di una manifestazione che si è svolta il 17 dicembre scorso dopo la sentenza di Torino.
“Mi preoccupa il cambio di strategia” della protesta contro la Tav. Così il ministro dei Trasporti Lupi, oggi in visita al tunnel della Torino-Lione, commenta la bottiglia incendiaria sulla Firenze-Roma. “Non potendo bloccare il cantiere di Chiomonte che c’è e va avanti, gli attacchi colpiscono i simboli dell’alta velocità”.