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Toremar passa da Moby a Toscana Navigazione. Ci saranno anche corse in notturna nel periodo estivo

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toremarAcque agitate nel canale di Piombino con i sindaci presi in contropiede dopo che per  tre anni avevano trovato la quadratura del cerchio con il gruppo Onorato.  E’ saltato tutto. Bisognerà ripartire da zero. Certamente la sentenza di tre anni fa che aveva assegnato la Toremar a Moby aveva sollevato molti dubbi, non tanto nei politici, ma negli utenti, nei turisti che si trovavano di fronte a prezzi, specialmente in certi poeriodi, più alti di una traversata da Napoli a Capri o Ischia. Con la Regione che non ha detto  niente. Zitta.  Adesso bisognerà chiedersi perché.

Ribaltata dal Consiglio di Stato la decisione di primo grado del Tar che assegnava Toremar a Moby: l’ex compagnia regionale di Tirrenia andrà a Toscana di Navigazione Srl – che fa capo a Salvatore Lauro, Franco Del Giudice, Tiziano Nocentini e Vincenzo Gorgoglione – che aveva immediatamente presentato ricorso.

 In particolare, il CdS ha imposto alla Regione Toscana “di disporre l’aggiudicazione della procedura, alle condizioni in motivazione esposte, in favore dell’appellante, previo il necessario controllo dei requisiti soggettivi”.

 Toscana di Navigazione era stata esclusa da Regione Toscana dalla gara per la privatizzazione della società “a seguito del riscontro di una discordanza tra l’offerta economica e quella tecnica con la quale era stato offerto un numero di corse aggiuntive diverso da quello imposto in modo vincolante dalla legge di gara”. Secondo il Consiglio di Stato, però, l’offerta di corse aggiuntive rappresenta “una componente facoltativa”. Da qui la decisione, peraltro accolta da Toremar con «incredulità e preoccupazione».

DI SEGUITO L’INTERVISTA CON FRANCO DEL GIUDICE  PUBBLICATA DA IL TIRRENO:IT EDIZIONE DI  PIOMBINO

Del Giudice, la sentenza del Consiglio di Stato ha agitato il mare del canale di Piombino e di tutto l’Arcipelago toscano. Tre anni fa Moby ha acquisito Toremar. Venerdì scorso quella decisione è stata riformata. Lei, che è socio di maggioranza di Toscana di Navigazione, come si comporterà? Se la Regione vi assegnerà Toremar, subentrerete nella società?

«Noi siamo pronti a subentrare. Lo dico con grande rispetto, sia verso la Regione Toscana, che nei confronti di Moby Lines. Dovremo certamente vedere i bilanci e le varie situazioni contabili della società, dato che nel frattempo sono stati fatti degli investimenti sulla flotta che comunque anche noi, seguendo le regole del bando, avremmo dovuto fare».

Ma a distanza di tre anni è cambiato tutto.

«Certo. Quando sarà il momento dovremo sederci tutti intorno a un tavolo: noi, la Regione e Moby Lines. Bisognerà capire come procedere. Voglio comunque sottolineare che non è colpa nostra se questa sentenza è arrivata a tre anni di distanza dall’aggiudicazione del bando, tanto che abbiamo fatto ben tre istanze di prelievo per sollecitare una decisione in tempi brevi».

Se l’aspettava un esito favorevole dal Consiglio di Stato? Soprattutto dopo la bocciatura del Tar.

«Sì, me l’aspettavo. Chiunque avesse letto i documenti, dal punto di vista giuridico, non aveva alcun dubbio. A mio parere la sentenza choc è stata quella del Tar. Ora la Regione dovrà ottemperare nel merito, perché è chiaro che sono stati commessi degli errori. La nostra esclusione dalla gara non aveva fondamento. Ma nutro un profondo rispetto e ho grande fiducia nei confronti della Regione Toscana».

 La sentenza del Consiglio di Stato preoccupa molto i sindaci e gli abitanti delle isole dell’Arcipelago. La paura è che questo cambiamento possa avere delle ripercussioni sulla qualità del servizio.

«Guardi, su questo ha ragione l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli. Non ci sarà alcuna interruzione del servizio e il contratto rimarrà esattamente lo stesso. Io sono un armatore serio e in Sardegna sono 17 anni che opero nell’ambito dei contratti pubblici. Il mio curriculum parla chiaro. Ho vinto le gare e ho comprato le navi. Non sono un avventuriero come qualcuno può pensare».

Lei in Sardegna è a capo della Delcomar, con la quale – oltre alle corse a libero mercato – effettua anche una serie di collegamenti notturni fra Palau e La Maddalena e fra Carloforte e Calasetta. Nel caso in cui Toscana di Navigazione subentrasse in Toremar, farà la stessa cosa anche fra l’Elba e Piombino?

«Sì, nella nostra proposta avevamo individuato una corsa aggiuntiva da effettuare proprio la notte per 180 giorni. Ragione per la quale gli elbani non si devono assolutamente preoccupare. Offriremo dei servizi in più e l’unico contraccolpo – mi permetto di dirlo – sarà quello di una maggiore concorrenza».

I marittimi però sono molto preoccupati. Moby Lines ha stabilizzato decine di dipendenti e alcuni di loro dicono di «non dormire la notte».

«Qualsiasi variazione societaria non potrà interferire nel rapporto contrattuale con i dipendenti. I diritti da loro acquisiti rimangono tali. Quindi non si devono preoccupare. Lo ripeto: io sono un operatore serio. In 17 anni di servizio non ho avuto un giorno di sciopero. Inoltre, con la corsa aggiuntiva notturna, dovrò ampliare l’equipaggio. Ma questo si vedrà più avanti».

 Per lei la Toscana rappresenterebbe un mondo nuovo dal punto di vista professionale.

«Mi permetto di dire che è un mercato eccezionale. Per chi come me è abituato a un mercato di “numeretti”, si immagini come sarebbe facile lavorare all’Elba dal punto di vista commerciale. È al terza isola d’Italia. La conosco abbastanza bene».

I suoi soci – seppur con quote di minoranza – sono concordi con lei?

«Sì, ci ho parlato e siamo tutti d’accordo. Vogliamo subentrare in Toremar».

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