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Il banchino dove lo metto? Aspra polemica con botta e risposta fra Amato (MS5) e l’assessore Bettarini

admin
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Una cosa è certa! Aver liberato piazza San Lorenzo è stato un atto che ha ridato splendore a Firenze come affermano ormai tutti i fiorentini e anche i turisti che finalmente possono godere di una delle chiese più belle di Firenze. Certo la facciata ha rischiato di perdere la sua peculiarità quando l’allora sindaco Renzi voleva ricoprirla.  E dopo ? Niente di sicuro che l’amministrazione che ha spalmato in giro per la città i banchini di San Lorenzo che dovrebbero finire anche al Piazzale. Intanto l’unica cosa che sanno fare in Palazzo Vecchio scambiarsi accuse che lasciano il tempo che trovano. E la città e cittadini soffrono. Che importa!  Pensate è stato addirittura tirato fuori il Lego. Ma…

Ecco integralmente la diatriba fra la consigliera Amato e l’assessore Bettarini sul tema dei banchini.  La pubblichiamo perchè i cittadini si rendano conto come vanno le cose a Palazzo Vecchio. Sarà difficile arrivare in fondo, ma serve, serve per capire…….

banchini via ArientoIn seguito  all’interrogazione sullo spostamento dei banchi di piazza San Firenze interviene la consigliera del Gruppo Misto Miriam Amato. “La risposta inerente lo spostamento dei banchi di piazza San Firenze mi fa capire che l’amministrazione non ha ben chiaro il danno economico che ha colpito gli ambulanti di San Lorenzo. Molte attività sono state chiuse, altre vanno avanti a fatica. La responsabilità è delegata alla sovrintendenza, non sono state previste agevolazioni o aiuti. L’amministrazione – prosegue la consigliera Amato – deve garantire le attività sul territorio, non si può agire come se si giocasse col Lego, smontando e rimontando i mercati; ci sono delle conseguenze e non tutte le piazze sono adeguate a garantire un guadagno sufficiente per mandare avanti l’attività. Ho proposto di costruire un percorso con gli ambulanti, di valutare l’opportunità di creare una guida mirata per i mercati in modo da incentivare e supportare queste attività. Temo – conclude Miriam Amato – che assisteremo ad altri disagi economici per le famiglie fiorentine, visto che l’unica cosa certa è che si potranno presentare solo delle osservazioni”.

LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE BETTARINI 

“La posizione di questa Amministrazione su piazza San Firenze è nota da tempo ed è coerente con quella della Sovrintendenza. Non ci sottraiamo al confronto né alla ricerca di soluzioni, ma pensiamo che la città in trasformazione abbia bisogno di scelte, non certo dei tabù e dell’immobilismo di alcuni consiglieri di opposizione. Per quanto riguarda i banchi di San Lorenzo, il risultato raggiunto è un successo non solo di questa Amministrazione ma di tutta la città. La nuova collocazione dei banchi, in vista della sistemazione definitiva, è frutto di scelte condivise con gli operatori del mercato e va incontro alle esigenze di tutti nell’interesse di Firenze.

Dopo aver giocato col Lego la consigliera Amato potrebbe fare un giro in città e capire che Firenze non può restare immobile. Le suggeriamo anche di parlare davvero con gli ambulanti e, se le capita, con le famiglie fiorentine. Scoprirebbe come stanno realmente le cose, l’impegno di questa Amministrazione nei confronti degli ambulanti e l’apprezzamento dei fiorentini sul grande lavoro di tutela e valorizzazione dei luoghi più belli di Firenze, anche in vista dei prossimi importanti appuntamenti”. Così l’assessore allo Sviluppo economico e turismo Giovanni Bettarini in merito alle affermazioni della consigliera Miriam Amato (Gruppo Misto) sullo spostamento dei banchi di piazza San Firenze e San Lorenzo.

LA CONTROREPLICA DELLA AMATO

“Forse le sono sfuggite le diverse mobilitazioni che hanno caratterizzato la questione di San Lorenzo, oppure non è sua abitudine andare in giro per mercati, quindi non può rendersi conto che molti banchi non ci sono più.
Probabilmente – spiega la consigliera del Gruppo Misto Miriam Amato – non avrà avuto modo di leggere sul volto delle persone la preoccupazione, per incapacità di far fronte a tutte le spese che ogni normale e umile famiglia è costretta ad affrontare.
Forse non basta ascoltare quando non si è in grado di comprendere, che oggi a giocare sono in pochi e a rimetterci sono solo i cittadini, quelli che sono lusingati di vivere in una città magnifica come Firenze, che abbiamo ereditato e che rischiamo di deturpare con scelte ardue, tipo le nuove infrastrutture, utili nei concetti inadeguate nei progetti, che seguitano a compromettere anche le opere del Poggi.
Non cerco l’immobilismo, sono per l’evoluzione ma a partire dal rispetto e della tutela di ciò che già esiste…..

Vede, caro Assessore preferisco pensare alla gente che quotidianamente incontro per strada,alle fermate degli autobus, quella preoccupata, che magari la notte fa fatica a prendere sonno perché ha da far tornare i conti piuttosto che alle grandi manifestazioni, che regalano passerelle solo per alcuni.
Devo dedurre che se Lei – conclude Amato – non riconosce degli aspetti reali nelle mie parole è probabilmente perché le nostre realtà sono parallele, scorrono su binari differenti, che Lei nel suo ruolo dovrebbe considerare piuttosto che ignorare, perché è Assessore di un intera città non solo di una categoria d’élite”.

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