Presto gli effetti dell’ictus si potranno curare anche da casa grazie a un robot portatile, collegato via web con il fisioterapista, che permetterà al paziente di fare progressi. Il prototipo, pronto per la commercializzazione sui mercati internazionali, è stato sviluppato in Italia da Humanware, azienda pisana, spin off della Scuola Superiore Sant’Anna, in collaborazione con il Laboratorio di robotica percettiva dell’istituto Tecip dell’ateneo.
Il robot è già utilizzato in fase sperimentale al centro di riabilitazione ‘Auxilium Vitae’ di Volterra e all’Ospedale di Cisanello, a Pisa. Il sistema robotico è stato ribattezzato ‘Motore’ e mette a disposizione di clinici e di fisioterapisti un nuovo strumento per il recupero e per la valutazione funzionale dell’arto superiore in pazienti che hanno subito traumi di carattere neurologico.“
Grazie al Robot portatile le attività di riabilitazione possono essere eseguite dagli stessi pazienti attraverso giochi divertenti e stimolanti che coinvolgono sensi come tatto, vista, udito per facilitare il recupero. Per rispondere alle attuali esigenze della riabilitazione, il robot è in grado di supportare i pazienti, aiutandoli nell’esercitare le forze necessarie e nel mantenere traiettorie fluide ed efficaci, per ottenere il massimo dalla riabilitazione.