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Le Ferrovie ribattezzano l’Argentario che diventa Argentaio

admin
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argentaioLe Ferrovie da tempo hanno la voglia di stravolgere tutta l’Italia. Non solo con i treni, con l’alta velocità con la toponomastica. Ecco che Monte Argentario viene trasformato  in ‘Monte Argentaio’: nel cartello affisso qualche giorno fa, alla stazione ferroviaria di Orbetello (Grosseto) la località è indicata infatti come ‘Monte Argentaio’. L’ errore ha già scatenato l’ironia sui social network e tra la popolazione. Non è la prima volta che in Maremma vengono installati cartelli sbagliati. L’estate scorsa toccò a Talamone – trasformato in Talomone – e Fonteblanda, che diventò Fonte Blanda.sorge 

Una domanda sorge spontanea. Possibile che da chi ha realizzato il cartello a chi lo ha affisso, ai  responsabili della stazione non si non sia accorto di niente ? Lasciando al strali dellapopolazione il cartello di Argentaio

Ecco la storia del cartello secondo il Corriere della Maremma

“Questo Argentario non s’ha da scrivere”. Forse avrebbe esclamato così il perfido don Rodrigo se invece che dei promessi sposi manzoniani si fosse occupato del cartello della stazione ferroviaria di Orbetello. Sì perché a questa parola, che pure indica una località nota dappertutto, da tre o quattro anni gliene capitano di tutti i colori. Prima è quasi sparita a favore di un A puntata che non piaceva a nessuno. “Orbetello – Monte A.” recitava l’indicazione, ma per cosa stava quella A? Certo per chi abita da queste parti era scontato che fosse Argentario, ma chi veniva da fuori poteva avere qualche ragionevole dubbio di aver… sbagliato treno. E poi, diamocela tutta, sarà per campanilismo o per un più sano orgoglio di essere nati un questo posto, anche agli abitanti dell’Argentario quella abbreviazione dava fastidio. Così l’assessore Fabrizio Arienti ha cominciato a sollecitare le Ferrovie affinché dessero allo località il nome completo.
Lo scorso novembre la Rete Ferroviaria Italiana ha assicurato lo stesso Arienti che presto il cartello sarebbe stato modificato. Correzione fatta (o quasi). L’altro ieri sul cartello è comparso un singolare “Argentaio”. E la erre? Per errore, non si sa se accidentale o dovuto all’ignoranza, nel senso letterale, del responsabile, è saltata. E ieri mattina, l’assessore Arienti è tornato all’attacco. Ha scritto di nuovo a RFI, segnalando questo che, a differenza dell’altro, è un vero e proprio errore. Adesso non resta che aspettare, proprio come nel caso di Talamone diventato, all’ingresso dell’abitato, Talomone. Una specie di “maledizione dei cartelli” della Costa d’Argento che invece di pubblicità provoca ironie di ogni genere.

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