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Salah gela Mancini ma la Fiorentina resiste in nove all’assalto dell’Inter Le pagelle di Tommaso Borghini

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Salah mette a segno il gol della vittoria della Fiorentina
Salah mette a segno il gol della vittoria della Fiorentina

 

IL TABELLINO

INTER-FIORENTINA 0-1
Inter (4-3-1-2): Handanovic 6; Campagnaro 5, Vidic 5,5, Juan Jesus 6, Santon 6 (33′ st D’Ambrosio sv); Guarin 7, Medel 6, Brozovic 5,5; Kovacic 5 (28′ st Palacio 5); Podolski 5 (21′ st Shaqiri 6,5), Icardi 5,5. A disp. Carrizo, Andreolli, Ranocchia, Dodò, Felipe, Hernanes, Kuzmanovic, Obi, Puscas. All. Mancini 5,5
Fiorentina (4-3-2-1): Neto ; Tomovic , Savic , Rodriguez , Pasqual ; Kurtic , Badelj , Aquilani  (36′ st Vargas sv); Diamanti  (27′ st Joaquin ), Ilicic ; Babacar  (43′ Salah ). A disp. Rosati, Lazzerini, Richards, Alonso, Pizarro, Borja Valero, Lazzari, Rosi, Gilardino. All. Montella 7
Arbitro: Massa
Marcatori: 10′ st Salah (F)
Ammoniti: Vidic, Juan Jesus, Brozovic (I), Aquilani, Diamanti (F)
Espulsi:
Note:
LE PAGELLE DI TOMMASO BORGHINI

NETO 7: Dopo la buona prestazione contro il Tottenham ne sfodera un a ancora migliore a san siro Soprattutto nel finale quando vola all’incrocio a deviare un colpo di testa di Palacio Si sta comportando da vero professionista e sta aiutando la Fiorentina a cogliere risultati storici. Poi le strade si divideranno, ma potrà andarsene a testa alta.

TOMOVIC 7: Quello di terzino destro non sarebbe il suo ruolo naturale, ma ormai ci ha fatto il callo e riesce a far esplodere tutta la sua forza fisica su quella fascia destra che tiene da autentico dominatore. Nel finale viene colpito duro alla testa e deve lasciare il campo, proprio quando Montella aveva operato l’ultimo cambio disponibile. Ma la Fiorentina, che perderà poi anche Savic, riesce a vincere lo stesso .

GONZALO RODRIGUEZ 6,5:  Nel ritorno contro il Tottenham si è sentito messo in discussione, visto che Montella gli aveva preferito Basanta. Ma l’argentino non è tipo da abbattersi, anzi l’esclusione gli ha fatto bene e lo dimostra a San Siro, guidando una splendida difesa viola capace di mettere la museruola a Icardi e compagni. Superarlo è davvero difficile, chiedere notizie al giovane connazionale avversario.

SAVIC 6,5: Per vederlo all’opera si stanno scomodando osservatori di mezza Europa. Da quelli del Barcellona ai colleghi del Real Madrid, tutti con gli occhi incollati addosso a questo grande difensore che anche a Milano dimostra di essere tra i più forti del continente. Peccato che un infortunio lo abbia tolto di mezzo nel finale, lasciando la Fiorentina in nove contro undici. E il guaio pare purtroppo serio.

PASQUAL 6,5: Il capitano di riprende la fascia sinistra e mette in campo tutta la sua voglia di essere ancora protagonista di questa bella squadra viola. E’ suo il traversone da cui nasce il vantaggio, sono sue tante buone iniziative a anche qualche chiusura difensiva finalmente all’altezza.

KURTIC 6: A Firenze non è visto con molta simpatia, ma dopo la vittoria di san Siro qualche giudizio dovrà più cambiare perché ci mette il fisico, ma anche l’intelligenza. E, seppur i piedi siano poco nobili, riesce a ritagliarsi un ruolo importante, soprattutto nell’eroico finale in  nove contro undici.

BADELJ 6+: Il croato è l’esempio vivente di quanto i giudizi affettati possano bruciare ingiustamente un giocatore che meritava di essere messo alla prova con maggiore pazienza. Infatti si muove con grande disinvoltura nel palcoscenico di San Siro e non fa rimpiangere un certo Pizarro. E, anche quando le energie fisiche sembrano abbandonarlo, tiene botta con l’intelligenza tattica propria di chi sa giocare al calcio.

AQUILANI 6: Dei centrocampisti viola è quello in maggior debito di condizione atletica. Ma non molla lo stesso e tira fuori la personalità, contribuendo a reggere la baracca anche con la squadra in nove contro undici. Dal 35’ st VARGAS 6: Entra quando Tomovic  è a terra. Ma Montella non si accorge della gravità dell’infortunio del terzino e lo inserisce al posto di Aquilani, lasciando la squadra in dieci. Così si ritrova a fare il difensore puro, sbrogliando alcune situazioni scabrose con personalità.

DIAMANTI 5,5: Dopo l’inizio sfolgorante, ha un po’ perso il passo. Tenta di dare qualità alla manovra viola, ma non riesce a mettere in moto con efficacia il suo splendido sinistro. In più è anche un po’ troppo nervosetto. Dal 23’ st JOAQUIN 6: dovrebbe fare l’attaccante esterno, ma con la Fiorentina che perde due uomini per infortunio si ritrova a fare il terzino e si disimpegna bene nell’inedito ruolo.

ILICIC 6: Parte con l’acceleratore schiacciato a tavoletta e, per uno come lui che ha nella flemma il suo principale difetto, è già una notizia. Dopo una buona mezz’ora deve spostarsi nel ruolo di centravanti arretrato, a causa dell’infortunio di Babacar, e si eclissa un po’. Comunque dà il suo contributo all’eroica vittoria viola.

BABACAR 6: Da solo riesce a tenere in allarme l’intera difesa dell’Inter, purtroppo deve alzare bandiera bianca per un maledetto infortunio muscolare.

Dal 35’ st SALAH 7,5: Ormai non ci sono più aggettivi buoni per descrivere il reale valore di questo magnifico giocatore sbarcato a Firenze quasi a sorpresa. Quando entra manda in tilt la retroguardia interista che non sa proprio come fermarlo. Poi piazza la zampata vincente, come contro Il Sassuolo, il Torino e il Tottenham. Un fenomeno così in maglia viola non lo si vedeva da tempo.

MONTELLA 6,5: Mezzo voto in meno per quella svista (la sostituzione affrettata di Aquilani con Vargas) che poteva  costare carissima, isto che la Fiorentina  resta in dieci a causa del contemporaneo infortunio a Tomovic. Ma la squadra che disegna a San Siro è una sintesi perfetta di intelligenza e coraggio. Lascia a riposo elementi importanti, pur schierando una formazione competitiva e propensa al gioco. Dopo il forfait di Babacar, scombina i piani di Mancini inserendo Salah e togliendo punti di riferimento alla difesa dell’Inter che sbanda paurosamente fino a capitolare. Nel finale, in nove contro undici, ha anche fortuna, una dote che non può mancare si si aspira a diventare grandi allenatori.

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