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Fiorentina super annienta la Roma. Gonzalo guida la riscossa Per i quarti di finale ai viola è toccato la Dinamo Kiev

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La Fiorentina affronterà quindi gli ucraini della Dinamo Kiev. Per i viola di Montella andata in trasferta giovedi’ 16 aprile, ritorno al Franchi di Firenze il 23.

 

NETO 7: La Roma incassa gol a ripetizione, ma riesce comunque a concludere con una certa continuità, trovando davanti a sé un baluardo impenetrabile. Il brasiliano è la reattività fatta persona e nell’unica occasione in cui non c’arriva, ci pensa Borja Valero a salvare sulla linea blindando il risultato.

BASANTA 7,5: Nell’impresa dell’Olimpico è uno dei grandissimi protagonisti. Perché non soltanto segna un gol pesantissimo grazie a un’elevazione imperiosa, ma anche perché gioca una partita sontuosa, mettendo la museruola a chiunque provi a superarlo. Vedi il miracoloso recupero su Gervinho che, pensando di averlo ormai alle spalle, non si capacita su come l’argentino riesca a rimontarlo, chiudendo in angolo. Peccato soltanto per quell’assurda decisione dell’arbitro che lo ammonisce in occasione del rigore ripetuto, giallo che lo costringerà a star fuori per squalifica nella prima gara dei quarti di finale.

GONZALO RODRIGUEZ 7,5: Dopo aver contribuito in modo determinante alla vittoria sul Mila, si ripete nella magica serata dell’Olimpico, trasformando addirittura per due volte il rigore del vantaggio. E non era facile perché un penalty lo aveva già sbagliato in campionato e quando l’arbitro decide di fargli ripetere il primo rigore vincente, la palla aveva il peso specifico di un macigno. Ma Gonzalo ha le spalle larghe e, dopo aver segnato ancora, guida la difesa da maestro, rintuzzando tuti i disperati tentativi giallorossi di riaprire la contesa.

SAVIC 6: E’ l’unica nota stonata della sinfonia viola. Dopo una quarantina di minuti giocati da par suo, deve alzare bandiera bianca per il riproporsi del solito guaio muscolare che lo sta perseguitando da tempo. Dal 40’ TOMOVIC 6: Entra con la Fiorentina sopra di tre gol e, sulle ali dell’entusiasmo, fa anche lui la sua ottima figura, concedendosi anche alcune ubriacanti galoppate sulla fascia destra.

JOAQUIN 7: Con la sua classe e il suo spirito di abnegazione diventa subito padrone assoluto della corsia di destra, regalando giocate da applausi e recuperi difensivi impressionanti. Ormai è diventato un esterno da 3-5-2 di livello mondiale e Montella può goderselo così come Firenze che si stropiccia gli occhi davantia  tanta grazia calcistica.
MATI FERNANDEZ 7: Si guadagna il rigore che spiana la strada alla vittoria viola. Poi non fa cose entusiasmanti, ma è preziosissimo per la sua sapienza tattica che gli consente di essere sempre nel posto giusto al momento giusto. E quando hai dei piedi così educati, tutto diventa più facile.

BORJA VALERO 7: Firenze lo aspettava da tempo e stavolta lo spagnolo non tradisce. Senza Pizarro guida lui la squadra alla grande impresa, dettando i tempi del pressing e giostrando il pallone da par suo. Finalmente una prestazione suoi livelli a cui ci aveva abituato nei primi due anni in viola. Dal 33’ st AQUILANI 6: Ha poco tempo per mettersi in mostra nella sua Roma. Comunque, agevolato dalle condizioni strepitose della Fiorentina, mostra qualche segnale di progresso.

BADELJ 6,5: Dopo tante prestazioni scintillanti, offre una prova positiva, pur senza gli acuti delle ultime uscite. Ma va benissimo così perché, seppur in tono minore, dà sostanza alla manovra e contribuisce a rendere più solida la metà campo viola.

ALONSO 7+: Tra i viola è tra i più criticati, ma stavolta nessuno può alzare il dito contro questo terzino che si sta reinventando nel ruolo di esterno sinistro del 3-5-2. Non sbaglia un intervento, facendo sentire il fisico quando occorre e pressando alto la Roma sulla corsia mancina che domina con autorevolezza. In più il merito di credere a quell’assurdo pallone che gli regala lo stralunato Skorupski e che lui trasforma in rete della sicurezza.

SALAH 7: Quando c’è lui in campo, la Fiorentina ha un altro spessore. Perché quando parte in velocità non ce n’è per nessuno e, dopo un primo tempo un po’ in sordina, sale in cattedra nella ripresa, cogliendo due clamorosi legni. Il primo arriva al termine di un’azione solitaria fantascientifica, sullo stile di quella che portò al primo gol allo Juventus Stadium in Coppa Italia. Il secondo in seguito a un gran tiro al giro che dimostra che, tra le sue enormi qualità, c’è anche il tiro da fuori.
BABACAR 6,5: In campo dall’inizio dopo un mese tribolato, riesce a dare robustezza all’attacco viola, tenendo impegnati sempre un paio di difensori avversari. Nel primo tempo lotta su tutti i palloni, senza troppa efficacia. Nella ripresa ha due chance per colpire, ma non le sfrutta a dovere. Comunque va benissimo così perché con un centravanti come lui il reparto offensivo viola è assai più pericoloso. Dal 17’ st VARGAS 6: Anche lui mancava da tempo dalla scena, ma entra in campo con autorevolezza, come se ci fosse sempre stato.

MONTELLA 8: In quello che è stato lo stadio delle sue grandi imprese da giocatore, si consacra definitivamente nell’Olimpo dei grandi allenatori del calcio italiano. Perché certe vittorie non sono figlie del caso: ci sono dietro una magistrale preparazione (vedi il turn over esasperato nella gara precedente contro il Milan) e una sapienza tattica propria dei predestinati. Chiedere al collega Garcia che viene disintegrato da un primo tempo perfetto dei viola che vanno al doppio della velocità rispetto ai giallorossi. E, a questo punto della stagione, se hai una squadra in queste condizioni smaglianti, il merito non può che essere del tecnico e del suo staff. Adesso Della Valle dovrà ulteriormente blindarlo e far compiere il definitivo salto di qualità a questa bellissima creatura gigliata.

 

Montella sul sorteggio

Per la Fiorentina dall’urna di Nyon esce la Dinamo Kiev . Dunque saranno gli ucraini prossimi avversari dei

viola nei quarti di finale di Europa League e si tratta di un sorteggio accolto a “mezza bocca” da parte dei

dirigenti gigliati presenti in Svizzera (il dg Andrea Rogg, il club manager Vincenzo guerini e il consigliere

delegato Sandro Mencucci) e dallo stesso Vincenzo Montella. Perché, se da una parte prevale la

soddisfazione di aver evitato avversari tosti come il Siviglia, il Wolfsburg, il Napoli e lo Zenit S. Pietroburgo,

dall’altra c’è la consapevolezza della forza della Dinamo Kiev che può contare in rosa su un giocatore di

grande livello come Yarmolenko e su altri pezzi da novanta.

Di certo sarebbe stato più agevole incontrare una squadra come il Dnipro o il Brugge, ma tutte le

formazioni arrivate fino ai quarti di finale hanno dimostrato ottime potenzialità e Vincenzo Montella cerca

di guardare al bicchiere mezzo pieno: “Mi fa piacere aver evitato il Napoli – commenta il tecnico viola

perché avremo entrambe la possibilità di passare e questo fa bene al calcio italiano. La Dinamo Kiev è

sicuramente ostica da incontrare, soprattutto adesso che sta attraversando un buon momento di forma,

molto migliorato molto nell’ultimo periodo. La prova è stata la rimonta di ieri degli ucraini contro

l’Everton. Hanno giocatori di qualità e sono forti fisicamente. Un’insidia potrebbe essere legata anche al

clima, ma ci faremo trovare pronti e soprattutto spero di avere tutti i giocatori a disposizione perché

vogliamo continuare la strada intrapresa”.

La prima gara sarà disputata in Ucraina il prossimo 16 aprile. Il Ritorno al Franchi è previsto per il 26 aprile.

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