di Tommaso Borghini
Una partita dietro l’altra, ma quella di domenica sera a Udine sarà l’ultima del primo lunghissimo tour de
force della stagione viola a cui seguiranno la sosta per gli impegni delle nazionali, seguita da un secondo
ciclo terribile di impegni.
ma Vincenzo Montella pensa solo alla gara contro i friulani, da affrontare con la massima concentrazione.
“Credo che la squadra abbia già dimenticato la vittoria di Roma, i risultati si costruiscono il giorno dopo. A
livello fisico e tattico abbiamo potuto lavorare poco, ma penso che la squadra sappia che a Udine ci
giochiamo una parte importante del nostro campionato. Dobbiamo dimenticarci i successi perché ci
troviamo a inseguire sogni gloriosi e non ci possiamo permettere di sbagliare”.
Come ha vissuto la squadra questi giorni di grande entusiasmo in città?
“Non dobbiamo farci travolgere dall’euforia che, però, se presa in giusta dose ci dà energia. L’importante è
non perdere l’equilibrio perché è nostro dovere e responsabilità credere in tutti e tre i fronti che ci siamo
conquistati”.
Tra i più osannati, meritatamente, c’è Mohamed Salah…
“Sta facendo cose straordinarie, ma è la squadra tutta a essere cresciuta molto. La maturità va dimostrata
sempre, anche in Friuli La crescita così netta è un percorso che parte da lontano. L’unione c’è stata
sempre, anche nelle sconfitte. Giocare con Salah a volte ti dà un vantaggio che non avevamo prima perché
puoi anche aspettare gli avversari per ripartire”.
Tra i convocati, un po’ a sorpresa, ci sarà anche Pizarro, cosa ne penserà la Nazionale cilena che lo credeva
infortunato?
“Sta bene, si è allenato regolarmente e quindi è convocato. La scelta della non convocazione del Cile è stata
dettata anche da noi. Adesso non so se cambieranno idea”.
Diamanti, rispetto all’inizio, sta trovando meno spazio. Perché?
“E’ un giocatore importante ed è cresciuto di condizione. Contro il Milan non aveva i 90 minuti, adesso è a
disposizione. Ci può dare molto anche sul piano del temperamento. Non è cambiato nulla”.
Andrea Della Valle ha detto che è la sua Fiorentina più bella. Cosa ne pensa?
“Non so se è la Fiorentina più bella, ma mi diverto a vedere le nostre ultime partite e credo che l’ultima sia
la vittoria più bella. Ma non dobbiamo accontentarci e concentrarci solo sul presente”.
Ritroverà il suo amico Di Natale che spesso è stato decisivo contro la Fiorentina…
“Totò ha le idee molto chiare, non si farà condizionare. E’ un pericolo, ha colpi molto importanti che
possono risolvere la partita. Ma l’Udinese è un collettivo temibile. Da allenatore quel campo mi ha dato
pochissime soddisfazioni, da giocatore accadeva il contrario.Sarà tutto molto difficile al di là della
presenza di Di Natale”.
Tutto l’ambiente di Firenze è cresciuto?
“Sì, anche la stampa. Credo che sia anche merito dei giornalisti”.
Come mai giocate sempre meglio lontano dal Franchi?
“Io so soltanto è che la squadra ha un modo di giocare continuo in casa e fuori casa. Al Franchi abbiamo più
difficoltà tattiche, fuori è più facile. Noi sentiamo un forte senso di appartenenza alla città. Un orgoglio e
una responsabilità forte. Se ne accorgono anche gli avversari”.
Gomez come sta?
“Non ha perso molto di allenamenti, due settimane di assenza non sono tante a questo punto della
stagione. Non so se ha i 90’, ma è completamente a disposizione”.
Cosa ci dice del suo amico Stramaccioni?
“Che il nostro rapporto è rimasto intatto”.
Babacar come lo vede?
“Sta bene, all’andata fece una grande gara e due gol bellissimi. Deve crescere ancora e il mio compito è
quello di aiutarlo”.
Poi arriverà l sosta…
“E’ necessaria per staccare e ricaricarci un po’, fortunatamente abbiamo un altro ciclo di partite
impegnative. Anche se fermarti quando hai un buon rendimento ti dispiace un po’ “.
Peccato che la Fiorentina non potrà avere tifosi al seguito…
“Dispiace, perché il coinvolgimento e la partecipazione dei tifosi è fondamentale per questo sport. E’ però
un dato di fatto e non possiamo farci niente”.
Come giudica il sorteggio di Europa League?
“A quanto è stato garantito non ci sono problematiche logistiche, mi preoccupa molto di più la Dinamo Kiev
perché è più forte e più in forma di quanto possa sembrare. Ha eliminato squadre importanti, è nettamente
prima in campionato ed ha giocatori molto forti. Sarà durissima”.