Continuano le indagini sul caso di Dario Magi, il 61enne di Sesto Fiorentino deceduto lo scorso 20 luglio a Careggi in seguito a una trasfusione di un gruppo sanguigno diverso dal suo.
Magi era ricoverato al nosocomio fiorentino per una grave patologia e secondo quanto appurato finora dalla procura di Firenze non doveva ricevere sangue: il personale medico non aveva prescritto per lui nessuna trasfusione, a doverla ricevere era invece un altro paziente degente nello stesso reparto. Nessuno scambio di sacche quindi, semplicemente Magi non aveva bisogno in quel momento di una trasfusione.
I carabinieri del Nas di Firenze, su incarico della procura, stanno sentendo da stamani gli infermieri del reparto di chirurgia vascolare di Careggi al fine di appurare chi ha effettuato materialmente la trasfusione, destinata invece ad un altro paziente. Dopo gli infermieri, i carabinieri del Nas ascolteranno i medici dell’ospedale per risalire ai nomi di chi ha firmato referti e valutazioni sul paziente.
Domani il pm Christine von Borries sentirà invece i medici presenti nel reparto il giorno in cui è stata fatta la trasfusione e che hanno gestito il paziente. Tra gli accertamenti, anche uno che riguarda le modalità di identificazione del paziente che doveva ricevere la trasfusione osservate dal personale sanitario in servizio. In particolare viene verificato se il paziente era in grado di interloquire con i sanitari o se doveva essere identificato tramite un braccialetto con i dati personali.