di Tommaso Borghini
Una notte per riscrivere la storia. La Fiorentina è a Siviglia e si prepara ad affrontare la difficilissima sfida contro la formazione iberica in uno stadio bollente come il Sanchez Pizjuan della città andalusa.
E’ l’appuntamento clou della stagione e Vincenzo Montella si è portato dietro tutta la squadra (ben 29 giocatori) anche coloro che non sono stati inseriti nella lista Uefa. Ma domani il tecnico dovrà fare ugualmente scelte importanti.
“E’ raro per la Fiorentina raggiungere certi livelli negli ultimi anni. Noi ci arriviamo sereni e orgogliosi. Non siamo però appagati perché serve a poco arrivare in semifinale senza il desiderio di arrivare in finale. Questa volontà dobbiamo dimostrarla domani in campo”.
Come si affronta una squadra come il Siviglia?
“Non c’è un modo giusto per giocare, lo si deve fare in base alle caratteristiche della propria squadra. Loro sono una squadra molto completa, che sa alternare le fasi di gioco, sa capire i momenti delle partite e ha esperienza internazionale. E’ una partita bella da giocare e bella per i tifosi. Loro squadra perfetta? Non esistono squadre perfette. Hanno tanti pregi, ma abbiamo individuato qualche cosa che possiamo fare anche noi. Di certo ci metteremo tanta abnegazione”.
La Fiorentina è stata un po’ snobbata dai tifosi e dalla stampa del Siviglia…
“Magari lo avesse fatto anche l’allenatore, ma non è così. E’ abile a preparare le partite anche sul piano della comunicazione. Ci aspetterà un ambiente caldo, ma credo che la mia squadra in queste occasioni si possa esaltarsi. Credo che riusciremo a mettere in campo tutte le caratteristiche necessarie”.
Per Joaquin è un derby personale (lui è cresciuto nel Betis Siviglia)…
“Abbiamo parlato, conosce l’allenatore Emery e ci ha detto qualcosa, ma ormai si sa tutto grazie alla tecnologia. E’ una partita a cui lui tiene molto e sono certo che questo non lo condizionerà nel rendimento perché ha molta esperienza”.
Sarà decisiva domani?
“La prima partita è fondamentale, ma può risultare non decisiva. Si affrontano due grandi squadre, che meritano entrambe questa sfida”.
Per tutti il Siviglia è favorito…
“Può essere uno stimolo in più per noi, ma gli stimoli vanno trovati altrove. Si tratta di opinioni personali, non credo che Casillas avrebbe mai pensato di perdere a Torino, eppure…”.
In sala stampa, accanto a Montella, c’è anche Mario Gomez, il giocatore che ha vinto di più in Europa tra i viola e quello da cui si aspettano tantissimo tutti i tifosi gigliati.
“Ancora non abbiamo vinto niente – dice il tedesco – loro sono forti, ma per noi è più facile affrontare queste squadre perché saremo concentrati al 100 per cento. Sappiamo che per noi e per la città sarebbe una grande cosa andare in finale. Io in debito con Firenze? Gli ultimi due anni non li posso cambiare, ma voglio pensare al futuro, l’obiettivo è andare a Varsavia, è l’unica cosa che m’interessa”.