Non sono finite le polemiche sui finanziamenti per i “fochi” in occasione della festa del Patrono. Dal presidente della Camera di Commercio Bassilichi è arrivata la lettera di ringraziamento per i contributi arrivati per lo svolgimento dei “fochi”. Dall’associazione alberghiera di Confindustria riceviamo e pubblichiamo la precisiazione sul mancato contributo .
La lettera di Bassilichi
Grazie, davvero grazie! Poco meno di un mese fa ho scritto ad alcune decine di voi, allargando l’appello a tutti gli imprenditori fiorentini, per chiedere un contributo in modo da salvare una delle manifestazioni più sentite e partecipate a Firenze: i Fochi di San Giovanni.
Devo congratularmi per la risposta ottenuta, perché una trentina di imprese o associazioni hanno aderito all’appello e hanno fatto superare la soglia di 100mila euro, una cifra che sembrava impossibile alla Società San Giovanni che – come vuole la tradizione – anche quest’anno sta organizzando i Fochi.
Permettetemi di ringraziare personalmente le imprese che – secondo l’ultimo aggiornamento della Società San Giovanni – hanno contribuito, oltre a coloro che hanno fatto donazioni dirette sul sito, in banca o attraverso campagne e iniziative: Apartments Florence, Banca CR Firenze, Bassilichi, Be Florence, CARISMI, Chianti Banca, Confindustria Giovani Imprenditori, Corpo Consolare di Firenze, ENEL, ENIC, KME Italia, Knorr-Bremse, MEF, Menarini, Misericordia Firenze, Nicola Nascosti, Nuovo Pignone, Publiacqua, Rotary Firenze Certosa, Savino Del Bene, Sirah srl, Taxi 4242, Taxi 4390, Thales, Torrino Santa Rosa, UCID, Unicoop Firenze, Unicredit, VAB, Villa Gamberaia.
Con il fundraising per i Fochi è iniziato un nuovo corso per Camera di Commercio di Firenze: non più dispensatrice di soldi pubblici, ma stimolo per le imprese. Per noi imprenditori, lavorare in un luogo unico come Firenze è un privilegio. Per poterlo mantenere – secondo le possibilità di ognuno – bisogna anche essere pronti a farsi carico di oneri e responsabilità che portano benefici a tutti. Sono grato a chi ha voluto condividere questa responsabilità e sono sicuro che nelle prossime occasioni saranno sempre di più gli imprenditori disposti ad accettare con noi questa sfida.
Buon San Giovanni a tutti!
Leonardo Bassilichi
La lettera della sezione Alberghiera di Confindutria
“Non so se il sentimento nostro debba essere rappresentato con le parole meraviglia o amarezza o delusione per quello che viene detto e per il fatto che ci sia il convincimento che noi ‘prendiamo senza dare’ a Firenze, ma cosa prendiamo esattamente ? Io direi che noi lavoriamo a Firenze per Firenze, con Firenze, valorizzando ciò che gli antenati hanno, con grande lungimiranza, lasciato ai posteri e facendo di questo un mestiere che crea occupazione e professionalità”.
E’ amareggiata Beatrice Grassi, presidente della Sezione Industria Alberghiera di Confindustria Firenze, intervenendo sulle notizie stampa dei ultimi giorni sui fochi di San Giovanni”.
“A tre giorni dalla festività) si ‘esulta per aver trovato i fondi per i ‘fochi’: ma non ce ne eravamo accorti prima di non avere soldi? La fondazione ha un budget e qualcuno che si occupi delle cose da fare, appunto, per San Giovanni? – prosegue la presidente Grassi – E poi, c’è chi pensa che qualcuno ‘tragga beneficio dai fuochi’: sicuramente non pensava ai turisti, in coda per entrare agli Uffizi e l’Accademia, seduti sulle scalinate del piazzale Michelangelo per vedere il tramonto sull’Arno …. altro che ‘fochi’, uno spettacolo della natura …gratis!
Sicuramente non pensava agli Albergatori che pagano le tasse locali ‘tarate’ sul fatto che siamo a Firenze Imu, Tari (la cui tariffa dell’ acconto 2015 è già maggiorata rispetto al 2014 che era già più alto del 2013)”.
Infine, conclude la presidente Grassi “è molto positiva, l’idea del Comune di far pagare l’ingresso per luoghi d’eccezione e devolvere gli incassi dei musei Comunali del giorno di San Giovanni a qualcuno è eccellente: quest’anno ne beneficiano gli Angeli del Bello (se lo meritano!!) per la prossima volta, potrebbe beneficiarne l’associazione di San Giovanni per garantire fondi in una ricorrenza tanto cara ai cittadini Firenze”.