Le terre e le rocce da scavo che saranno prodotte nel cantiere del sottoattraversamento della Tav a Firenze dovranno essere analizzate “in corso d’opera” seguendo dei criteri indicati dal Cnr, in modo da poter stabilire quale tipo di rifiuto siano e, quindi, come debbano essere smaltite.
Lo suggerisce il Cnr a Nodavia, incaricata di realizzare l’opera. I ricercatori propongono una procedura, con campionamenti e test, “da adottare per il caso specifico del passante Av del nodo fiorentino”.