A Firenze da oggi è operativo il car sharing con veicoli a trazione elettrica Sarà C.S.Group il gestore del servizio di car sharing a flusso libero con mezzi elettrici che utilizza quadricicli di produzione cinese del gruppo Geely. A Firenze mancano 90 giorni per chiudere il cerchio con il tassello mancante del sistema car sharing, quello elettrico a flusso libero, anche se parlare di auto in condivisione non sarebbe etimologicamente corretto: il nuovo servizio Share ‘NGO, si baserà infatti sulla ZD1, quadriciclo pesante biposto ideato da due italiani e prodotto dalla Xin Da Yang Electric Vehicles, sussidiaria del gruppo cinese Geely (proprietario, tra l’altro, di Volvo) e partner industriale dello stesso progetto.
Il gruppo livornese è stato infatti l’unico soggetto privato ad aver risposto al bando pubblicato dal Comune per l’individuazione dei gestori del servizio di car sharing a flusso libero con veicoli elettrici e che prevede una flotta complessiva 200 veicoli, che vanno ad aggiungersi ai 400 tradizionali già su strada.
Niente colonnine. Share ‘NGO è il risultato di un’idea nata otto anni fa da Alfredo Bacci – per trent’anni ingegnere Fiat – ed Ettore Chimenti, ex responsabile marketing di Piaggio. L’operatore, la livornese CS Group, è una società fondata per gestire iniziative di car sharing, noleggio a lungo e medio e breve termine basati sui veicoli Xin Da Yang. Il modello adottato dal servizio è lo stesso free floating che caratterizza i car sharing privati già attivi a Milano, utilizzabili sia con tessera che con app per smartphone: le ZD1 potranno essere parcheggiate ovunque (sulle strisce gialle e blu) e avranno libero accesso alla Ztl. Vista la soluzione adottata, i veicoli (con un’autonomia di 120 km) non dovranno essere riconsegnati presso le colonnine: alla ricarica penserà lo stesso gestore, togliendo dalla mappa le auto con meno del 20% di batteria. La flotta iniziale sarà di 90 veicoli, ma l’obiettivo è di arrivare a “200 entro Natale”. Un piccolo esercito tecnicamente guidabile con la patente B1, ma per cui gli organizzatori, con una scelta di “responsabilità”, hanno introdotto limiti più stringenti e in linea con altri servizi in sharing, ovvero i 18 anni compiuti e la patente conseguita da almeno dodici mesi.
Alimentate da una batteria a ioni di litio, le ZD1 sono il primo modello uscito dallo stabilimento di Lanzhou, oggi a quota 60 mila vetture all’anno (350 mila dal 2016). Il mezzo, a trazione anteriore, è dotato di una scocca autoportante in acciaio, quattro freni a disco, volante regolabile con servosterzo, luci diurne a led e sensori di parcheggio. Dentro, non mancano navigatore con radio Bluetooth, Gprs e prese Usb-Aux, mentre il bagagliaio è di 300 litri. La velocità massima è di 80 km/h.