Se da una parte Renzi domina in parlamento e porta a casa anche la “riforma” del Senato ,dall’altra , la luna di miele con il Paese ,è la mia impressione, è in esaurimento.
Gli stessi pretoriani stanno scomparendo, restano in campo i grandi amori della prima ora e chi per fare il pretoriano ha una prebenda che non ci sarà più se non ci sarà più Matteo.
Tutto questo da l’idea di un Italia che ha due facce ,la virtuale in Parlamento e la reale nel Paese.
Per chiudere la partita ora c’è l’approvazione dell’Italicum, per il quale è sceso in campo Napolitano che non riesce a stare ,dove la storia della vita prima o poi ci mette tutti, a riposo.
Questo suo voler continuare a fare da regista quando oramai il suo posto è in mano ad altri è un po patetico.
Detto tutto questo, io sono preoccupato come quando sei alla Stazione e aspetti da ore un treno che non arriva, non perché sono le 4 e 30 del mattino e non ho chiuso occhio. Ma perché non vedo una via di uscita che sia un minimo decente.
Si vota e ci sono tre possibili alternative : vince Renzi e quindi è ancor più legittimato a correre per la sua strada che non è la mia, in alternativa 5Stelle con un branco di dilettanti allo sbaraglio come dimostrano nei comuni che stanno governando e con una coppia che proprio non mi convince Grillo/Casaleggio . Se poi cadesse l’Italia nelle mani di Salvini ,mi affido alla vostra immaginazione …….
E allora a chi mi dice fuori dal Pd c’è la soluzione del problema di quanti sono rimasti orfani ,non mi resta che scuotere la testa di fronte a tanto ottimismo, che allo stato attuale delle cose non può essere ripagato.
La possibilità più accreditata è che Il partito dell’astensionismo primeggi, e questo sarebbe il sigillo che sancisce l’immutabilità della situazione attuale.
Mi torna a mente il Segretario della sezione PCI di Pagnana, un paesino di Empoli, che apri la riunione con le seguenti parole “ la situazione è quella che è, e nessuno ne può venire meno”
Buongiorno a tutti e anche all’edicolante di Piazza Signoria che è solito rispondermi “Buongiorno una sega…”
