Sono sei le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Firenze nei confronti di due professionisti italiani, dei quali un consulente del lavoro ed un commercialista, tre egiziani ed un tunisino ai quali vengono contestati i reati associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e numerosi delitti – fine.
Altre 22 persone, delle quali 15 rumene e 7 italiane, sono indagate in stato di libertà. L’organizzazione riusciva a far entrare circa 8 persone al mese.
Mille euro cash per avviare la pratica, poi altri 2mila euro nelle successive due fasi del lavoro: risultato un permesso di soggiorno falso per cittadini stranieri da esibire in caso di necessità. Un giro d’affari per centinaia di migliaia di euro. Questo quanto riusciva a fare a Firenze il gruppo criminale composto da sei persone. L’associazione per delinquere è stata sgominata alle prime luci dell’alba del 29 di ottobre 2015 dai Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Firenze, da quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro, al termine di un’indagine che ha preso il via nel novembre del 2013.
In particolare i Carabinieri hanno appurato, partendo da accertamenti all’ INPS, Prefettura e dalle intercettazioni telefoniche, come il sodalizio criminale agisse potendo contare su un gruppo di persone conniventi che si assumevano il ruolo di finti datori di lavoro.
Nel corso delle indagini è anche stata accertata la fittizia celebrazione, con rito civile, presso Comuni dell’hinterland fiorentino, di almeno tre matrimoni tra cittadini rumeni ed extracomunitari, officiati con l’esclusiva finalità dell’ottenimento del permesso di soggiorno. I prezzi per il matrimonio erano di 7000,00 euro.
Sono circa 450 i permessi di soggiorno ottenuti dietro false attestazioni, che gli inquirenti sottoporranno al vaglio dell’Ufficio Stranieri della Questura di Firenze.