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Rotary Premiato carabiniere che si tuffa in Arno per salvare una persona

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Un carabiniere premiato dal Rotary per il suo coraggio. È il Vice Brigadiere Claudio Cusanno, capo equipaggio di una pattuglia del 112. Durante un intervento nella notte del 4 ottobre nei pressi del Ponte Vespucci a Firenze, non ha esitato a tuffarsi in Arno per raggiungere e mettere in salvo una persona che stava annegando.
La cerimonia si è svolta oggi 21 novembre presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Firenze. L’iniziativa è stata promossa dal Rotary Club Firenze Nord, che – ha detto il presidente Paolo Santoro – «vuole così testimoniare la vicinanza e la gratitudine ai Carabinieri per il silenzioso e quotidiano operare delle forze dell’ordine al servizio della gente». «Il gesto del Vice Brigadiere Cusanno è un fatto di ordinario eroismo, che merita l’apprezzamento e il grazie di noi cittadini» ha detto il presidente rotariano consegnando una targa del Club al sottufficiale e un attestato di gratitudine al Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Firenze.
saltalamacchia generaleIl Gen. Saltalamacchia, (nella foto)  nel ringraziare il Presidente e i componenti del ROTARY del riconoscimento consegnato al militare del radiomobile, ha sottolineato l’importanza della vicinanza e del sostegno della cittadinanza ai carabinieri, ragione in più per svolgere con impegno e dedizione il quotidiano servizio.
Il fatto risale a domenica 4 ottobre 2015, quando verso le 20 arrivano al 112 numerose segnalazioni di una persona in Arno all’altezza del ponte Vespucci a Firenze. Il primo ad arrivare è l’equipaggio comandato dal Vice Brigadiere Claudio Cusanno, che non esita a tuffarsi in acqua nel buio, per tentare di raggiungere quella persona che ormai sta per perdere le forze. Dal ponte e dal lungarno la gente incita il carabiniere nella sua difficile impresa e lo guida a raggiungere l’obiettivo. Si saprà poi che si tratta di un tunisino di 41 anni, regolare in Italia che, in un probabile momento di depressione, aveva deciso di farla finita. Viene preso in consegna dai sanitari del 118 e trasportato in ospedale, dove pochi giorni dopo viene dimesso. Ora è stato indirizzato in una struttura di assistenza.

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