Dopo 2 mesi di articolate e serrate indagini, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Biella hanno disarticolato un sodalizio composto da 3 rapinatori cinesi che, il 9 settembre 2015, aveva commesso una crudele rapina a Gaglianico (BI) in danno di una famiglia di loro connazionali, residente da anni nel biellese.
In particolare, approfittando dell’assenza dei genitori, i rapinatori si erano introdotti nella loro abitazione seguendo le 2 figlie minorenni che stavano rincasando a piedi da sole e, dopo averle bloccate e sequestrate legando loro i polsi con dei cavi di telefono chiudendole in uno stanzino, avevano portato via la cassaforte di famiglia contenente 50.000 € circa in contanti, alcune monete antiche cinesi in argento e un notevole quantitativo di gioielli in oro. I malviventi si erano poi dati alla fuga in direzione di Torino, utilizzando l’autovettura BMW di grossa cilindrata del proprietario di casa che si trovava in quel momento parcheggiata nel cortile condominiale.
Si tratta di 3 uomini cinesi, di età compresa tra i 28 e i 34 anni, sconosciuti alle vittime. All’esito dei riscontri ottenuti attraverso l’esecuzione di numerose intercettazioni telefoniche e di esami di laboratorio condotti dal RIS di Parma, finalizzati alla ricerca di impronte latenti e di tracce biologiche su alcuni oggetti riconducibili ai malviventi, è stata richiesta dal PM (dott.ssa Maria Bambino) al competente Gip del Tribunale di Biella (dott.ssa Ramella Trafighet) l’emissione a loro carico di una ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa nei giorni scorsi.
Si è reso, quindi, necessario operare in sinergia con il personale del Comando Provinciale dei Carabinieri di Firenze e Roma, al fine di pedinare, seguire i movimenti ed intercettare i malviventi. Infatti, 2 sono stati localizzati all’interno di un hotel della periferia del capoluogo toscano, mentre un terzo è stato, invece, sorpreso in un ristorante romano ove aveva da poco trovato occupazione come cameriere.
Dopo le operazioni di rito i 3 arrestati sono stati associati presso le case circondariali di Regina Coeli e Firenze Sollicciano con l’accusa di concorso in rapina aggravata e sequestro di persona.
In concomitanza con le operazioni di cattura dei rapinatori sono state eseguite perquisizioni anche in provincia di Vibo Valentia all’interno di abitazioni riconducibili ai predetti.
Sono tuttora in corso indagini per verificare se abbiano commesso analoghi reati nei confronti di altri connazionali.