Giovedì 14 gennaio alle ore 14.30 il giovane scrittore napoletano presenta “La stanza del gruppo”, un racconto a più voci sul disagio mentale. Appuntamento al Club Itaca di Firenze in via Gino Capponi 25
Un libro come terapia, per tenere sotto controllo i fantasmi dell’anima e riprendersi la propria vita: giovedì 14 gennaio alle ore 14.30 lo scrittore Raffaele Sivolella, 29 anni, presenta “La stanza del gruppo” (Edizioni Progetto Cultura) al Club Itaca di Firenze, (via Gino Capponi 25), sede fiorentina di Progetto Itaca, Onlus attiva da oltre 20 anni in Italia al fianco delle famiglie che affrontano le molteplici sfaccettature del disagio mentale.
Nato e cresciuto a Napoli, Raffaele Sivolella ha fatto i conti fin da giovanissimo una condizione di disagio mentale che ha deciso di combattere attraverso l’esercizio della scrittura, riuscendo a riprendere le redini della propria vita. “La stanza del gruppo” indaga il tema della salute mentale da prospettive differenti, unendo elementi autobiografici a testimonianze e interviste, in una solida scrittura narrativa. Il libro segue e in qualche modo completa il percorso avviato con “Il buio nell’anima”, diario-romanzo autobiografico pubblicato nel 2010 sempre con Edizioni Progetto Cultura. Della stessa casa editrice le due raccolte di poesie “Viveremorirerinascere” (2013) e “Spirito libero” (2014).
Dal 2011 Raffaele Sivolella collabora con Progetto Itaca, di cui è volontario, testimonial del Progetto Scuola e formatore del Corso Pari a Pari.
Progetto Itaca è un’Associazione di volontari impegnata nel campo della salute mentale, nata a Milano nel 1999. Attraverso le sue diramazioni territoriali offre aiuto e sostegno alle persone affette da disabilità mentali, cercando di capovolgere il preconcetto, frutto dell’errata convinzione che si tratti di patologie non curabili, che li rende spesso vittime, ancora oggi, di forte discriminazione.
A livello fiorentino Progetto Itaca realizza progetti di riabilitazione, offre supporto alle famiglie e promuove iniziative di informazione e prevenzione, a partire dalle scuole. Tutti i servizi sono gratuiti, finanziati da donazioni private e dal sostegno di alcune aziende. Tra gli obiettivi per il 2016 c’è l’istituzione di una Linea telefonica di ascolto locale a cui rivolgersi per informazioni e supporto nella ricerca di una strada giusta per la diagnosi e la cura della disabilità mentale.