Perché Mati Fernandez era ancora in campo dopo la prima ammonizione? E’ una risposta che molti si aspettano. Gli sportivi che seguono le vicende della Fiorentina non con l’assillo di chi vuol vedere del marcio ad ogni angola ma con la soddisfazione di vedere la Fiorentina ai vertici della classifica. Questa volta sotto accusa non può essere la società lo staff tecnico, quello staff tecnico che negli ultimi periodi ha alzato un polverone sulle operazioni della dirigenza. Facendo capire che solo loro sono i bravi e puri.
Il fatto di aver tenuto Mati Fernandez che si vedeva piuttosto nervoso perché gli era stata offerta l’opportunità di mettersi in luce. In una formazione assortita secondo esigenze dettate da infortuni più che la volontà dello staff tecnico. C’è da considerare che Mati è spesso messo da Sousa ai margini della squadra, spesso ignorato o tenuto in caldo solo in caso di necessità. C’è da considerare questa situazione psicologica del cileno che ha ottima qualità ma non considerate tali da Sousa.
Quindi ad ognuno il suo: questa volta (fermo restando l’errore di Mati) lo sbaglio più grosso l’ha fatto Sousa, rompendo una delle uova che gli hanno consegnato per far vincere questa fiorentina.
Piero Campani
LE PAGELLE (Fonte EUROSPORT)
Ciprian TATARUSANU 6,5 – Blinda il pareggio con una parata super su Taider prima di un intervento in extremis su Donsah.
Facundo RONCAGLIA 6 – Lotta e, dopo una disattenzione iniziale, si guadagna la sufficienza mettendo la gamba in ogni contrasto. Puntato da Masina, si fa ammonire e contemporaneamente si fa male: questo è Roncaglia, prendere o lasciare.
Gonzalo Rodriguez 6,5 – Fa passare una brutta serata a Destro. Il “professore” c’è sempre.
Davide Astori 6,5 – Un muro, va sempre in anticipo e in opposizione si fa trovare pronto su tutte le palle alte.
Federico BERNARDESCHI 7 – Il vero Bernardeschi. Potendo giocare più avanti, le doti dell’azzurro emergono con eleganza. Manda in porta Tello, poi realizza il primo gol in campionato quando il compagno gli restituisce il favore (dal 90’ Tomovic s.v.).
Matias VECINO 6 – Propositivo all’inizio, cala nella seconda parte. I tiri dalla distanza lasciano a desiderare, ma le sue geometrie non si fanno mai desiderare.
Manuel PASQUAL 5,5 – Da quando Alonso è alle prese con dei problemi fisici, la fascia sinistra della Viola è un po’ più povera. L’esperto capitano non ha il passo per arginare la concorrenza e, solo da fermo, può sfruttare il suo piede sinistro.
MATI FERNANDEZ 4 – Subisce un’espulsione che meriterebbe una multa da parte della società. Dopo aver subito il primo giallo, rimedia a stretto giro di posta il secondo per una trattenuta assolutamente inutile in una zona del campo tranquilla. È un peccato perché ha grandi qualità mentre le chance che gli concede Paulo Sousa sono ridotte all’osso.
Cristian TELLO 6,5 – Pimpante, dialoga con Bernardeschi a meraviglia e scalda i guantoni di Da Costa per l’unico tiro in porta della prima frazione. Nella ripresa, è suo l’assist per l’azzurro. Non copre in occasione dell’1-1, ma quando assimilerà i meccanismi di Sousa diventerà ancora più decisivo (dall’81’ Mauro Zarate s.v.).
Khouma El BABACAR 5 – Fallisce un’opportunità ghiotta e non attacca mai il primo palo, elemento non marginale per una prima punta. Fa imbufalire Paulo Sousa che lo sostituisce all’intervallo (dal 46’ Nikola KALINIC 6 – E’ un’altra musica con il croato che, di sponda, avvia l’azione dello 0-1. Poi si eclissa per il finale sofferto della squadra).
All. PAULO SOUSA 5 – Il torto della squadra è la mancanza di efficacia in parità numerica. Ma la cosa più grave è stata quella di aver tenuto troppo in campo Mati Fernandez che già non era riuscito ad entrare nel vivo dell’azione nel primo tempo ed era gravato da un’ammonizione dubbia ma sempre un’ammonizione