Ciprian TATARUSANU 6 – Meriterebbe un voto più alto dopo la deviazione che spedisce il pallone a giro di Quagliarella sulla traversa. Il mezzo punto in meno si spiega con una partenza tardiva sul tiro angolato, ma per nulla potente di Alvarez. In avvio si fa trovare pronto sulla rovesciata dello stesso Quagliarella.
Nenad TOMOVIC 5 – Si limita al compitino, ma non commette errori. Partita di ordinaria amministrazione.
GONZALO RODRIGUEZ 5.5 – Non è brillante e rimedia un’ammonizione evitabile. Alla fine non va in affanno perché la Samp si rende pericolosa solo da fuori area, ma l’abbiamo visto più tonico in altre occasioni.
Davide ASTORI 6 – Nel primo tempo va a vuoto di testa in una circostanza, ma nella ripresa s’immola e manda in angolo un tiro insidioso di Soriano. Luci e ombre.
Cristian TELLO 6 – Spinge sulla destra e cerca di andare sul fondo con discreta intensità. Non è lucido negli ultimi metri.
Milan BADELJ 6 – Primo tempo a ritmi blandi, passivo in occasione del gol subito (dal 46’ Matias VECINO 6 – Con lui la Viola recupera un po’ di dinamismo, ma senza squilli).
TINO COSTA4 – Lascia la regia a Badelj, non si prende responsabilità e rallenta la manovra (dal 71’ Jakub BLASZCZYKOWSKI 6 – Un guizzo che poteva coincidere con il gol-partita: urlo strozzato in gola per il fuorigioco).
Marcos ALONSO 5,5 – La sua spinta sulla sinistra si esaurisce subito. Sembra il fratello gemello del giocatore di qualche settimana fa, soffre De Silvestri.
Josip ILICIC 6 – Quando si accende sono dolori. Segna il gol numero 12 superando Kalinic e diventando il capocannoniere della squadra, ci prova da tutte le posizioni e colpisce una traversa su punizione.
BORJA VALERO 6 – Il suo sesto assist (primatista in questa specialità nella Viola) è ben calibrato. Cala alla distanza, ma si trova a meraviglia con Ilicic.
Khouma El BABACAR 5 – Dovrebbe sfruttare l’assenza di Kalinic per squalifica, ma è un’altra occasione persa. Mai pericoloso, perde il pallone sanguinoso che consente ad Alvarez di pareggiare (dal 63’ Mauro ZARATE 5,5 – Qualche conclusione sparacchiata senza precisione).
All. PAULO SOUSA 5 – La squadra ha il fiato corto da quasi due mesi e la Champions League è diventata irraggiungibile. Il calo è troppo vistoso per ignorarne le motivazioni, fisiche e psicologiche.
