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La Cortona DOC protagonista a Vinitaly

Redazione
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Uno stand consortile (Pad 9 Stand C1) che raccoglierà oltre la metà delle aziende della denominazione, tra banco d’assaggio e produttori presenti in forma diretta. Un momento di promozione non solo per la Cortona Doc, ma anche per tutto il territorio di produzione che da qualche anno sta puntando proprio sulla promozione integrata dei principali assetti culturali. «Dopo le iniziative “in casa” come il Buy Wine che hanno portato decine di operatori e giornalisti a Cortona – spiega il Presidente del Consorzio, Marco Giannoni – il Consorzio punta con il 2016 a promuoversi anche fuori, Vinitaly è sicuramente uno degli appuntamenti fondamentali, ma non sarà l’unico di un programma di eventi che coinvolgeranno non solo il vino di Cortona, ma anche la storia e la cultura di questa città».

selvansPer il secondo anno, dopo il successo del 2015, presso lo stand dal Consorzio Vini Cortona, a partire dalla collaborazione ormai consolidata con il Maec (il Museo dell’Accademia etrusca e della città di Cortona) si svolgerà il concorso “Vinci Cortona – una foto con l’etrusco”. L’etrusco in questione è Selvans, Dio della Foresta, statua del quale è ben rappresentata al Maec. Una sagoma “rivisitata” con un calice di Cortona Doc in una mano, sarà presente per tutta la fiera attirando i visitatori che scattandosi una foto e postandola su facebook, potranno vincere un fine settimana a Cortona alla scoperta della Doc, ospiti del Consorzio che in collaborazione con la Strada dei Vini di Cortona ha messo in palio il soggiorno in agriturismo e degustazioni nel territorio.

A Vinitaly il Consorzio dei produttori arriva con l’entusiasmo di un primo trimestre cominciato bene per quanto riguarda il mercato. La richiesta di fascette è infatti in linea con i numeri dello scorso anno e le prospettive per i prossimi mesi sono incoraggianti. Attualmente vengono prodotte in media oltre un milione di bottiglie all’anno, mentre il valore economico, con un fatturato medio che supera i 3 milioni di euro. Oltre 500 sono gli addetti ai lavori coinvolti, senza contare l’indotto (tra turismo e aziende artigiane) che rappresenta per questo borgo toscano. A livello di mercati nel 2014 la bilancia è protesa verso l’estero per il 60% circa. Usa, Nord Europa sono i principali mercati, ma sono in crescita il Canada, Brasile, Cina e Giappone. La restante fetta percentuale va in Italia, Toscana, Lombardia e Lazio in particolare.

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