I vigili del fuoco impegnati nella ricerca dei due operai rimasti intrappolati ieri sotto i detriti nel crollo di un costone di una roccia in una cava di marmo nel bacino di Colonnata in provincia di Massa Carrara, hanno recuperato, intorno alle 6.30 il corpo senza vita di uno dei due cavatori. E’ quanto si apprende dai vigili del fuoco. Proseguono le ricerche del secondo disperso. E’ stato ritrovato dopo ore di lavoro il corpo dell’altro cavatore intorno alle 8,30. Sul posto si è lavorato per tutta la notte anche con l’aiuto delle fotoelettriche.
Proseguono le ricerche dei due cavatori dati per dispersi dopo la frana di un costone sulle Alpi Apuane. Sarebbero franate quasi duemila tonnellate di marmo e i due operai sarebbero precipitati nel vuoto per circa trenta metri e con loro anche una macchina tagliatrice. La tragedia è avvenuta nel bacino denominato Gioia, nel cuore delle cave di Carrara, nella cava Antonioli. I tre cavatori stavano tagliando un costone quando si è verificato il crollo. Sul posto ci sarebbe stato anche un operaio con l’escavatrice. Forse gli operai stavano ultimando il taglio di una parete. I cavatori precipitati probabilmente erano intenti a togliere le verghe dove scorre la macchina tagliatrice. In tutti i bacini delle cave delle Alpi Apuane sono stati sospesi i lavori. Sul posto si sta recando anche il prefetto di Carrara Giovanna Menghini.
Borioli(Pd), dura tragedia, indagheremo – “Quella di Carrara è un’altra durissima tragedia per il mondo del lavoro. Come Commissione d’inchiesta sugli infortuni del lavoro ci attiveremo per comprendere circostante e responsabilità. E’ evidente, però, che occorre lavorare con sempre maggiore intensità per rimuovere alla radice le condizioni di insicurezza che ancora mettono a repentaglio la salute e la vita dei lavoratori”. Lo dice il senatore Daniele Borioli, capogruppo del Pd nella Commissione d’Inchiesta sugli infortuni sul lavoro.