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Fondata l’istanza di Mobit per l’assegnazione ai francesi di Ratp del traporto pubblico

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L’audizione è partita dai due filoni di contestazione che Mobit ha sottoposto ad ANAC che riguardano il mancato possesso dei requisiti soggettivi da parte di AT (società controllata al 100% dal gruppo francese RATP) e la violazione delle clausole escludenti riscontrata nell’offerta economica dei francesi (PEF) che la Commissione di gara non ha ritenuto di recepire ritenendo invece valida l’offerta dei transalpini.

A questo punto Mobit è soddisfatta della decisione presa dall’Autorità Nazionale Anticorruzione di intraprendere la procedura di vigilanza e attende il pronunciamento del TAR Toscana, la cui prima udienza è fissata per il 4 maggio. In funzione di quanto emergerà anche in quella sede vi saranno finalmente le basi per poter analizzare la vicenda con tutti gli elementi chiari e confermare anche ai cittadini che al primo posto degli obiettivi di Mobit vi sia sempre stata la tutela degli interessi degli utenti e dei cittadini della Toscana.

“L’esito dell’audizione odierna conferma pienamente la correttezza della nostra posizione, – afferma Andrea Zavanella, presidente di Mobit – anche relativamente all’opposizione contro le ispezioni richieste unilateralmente da Regione Toscana, che in realtà sono i primi passi operativi per l’attuazione del crono programma di cessione degli asset di Mobit e che obbligherebbero la stessa a rivelare informazioni riservate e sensibili a quello che attualmente continua ad essere un concorrente. L’apertura dell’istruttoria rinforza la necessità che le parti non pongano in essere azioni pregiudizievoli fino alla definizione del contenzioso ed è un altro segnale che conferma come in realtà il provvedimento di aggiudicazione definitiva così definitivo non è. Per questo ribadiamo che il programma di cessione degli asset non possa trovare applicazione fino a quando non si saranno pronunciati l’Autorità e il TAR della Toscana.”

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