Il sostituto procuratore generale di Firenze, Giancarlo Ferrucci, ha chiesto per Francesco Schettino una condanna a 27 anni di reclusione e tre mesi di arresto. La richiesta è giunta al termine della sua requisitoria durante la prima udienza al processo per il naufragio della Costa Concordia, iniziato stamani davanti alla Corte d’Appello di Firenze.
In primo grado il Tribunale di Grosseto l’11 febbraio 2015 ha condannato l’ex comandante della nave naufragata davanti al porto dell’isola del Giglio a 16 anni di reclusione. In aula era assente Schettino, rappresentato dai suoi avvocati Saverio Senese e Donato Laino.
Il sostituto procuratore generale ha ridefinito le pene relative ai reati di naufragio, omicidio e lesioni plurimi colposi, abbandono di nave e false informazioni alla capitaneria.
Ma Francesco Schettino è “tranquillo, come si può essere tranquilli in questi casi…” Così l’avvocato Donato Laino, difensore dell’imputato, parlando con i giornalisti a margine della prima udienza del processo. Schettino ha preferito rimanere nella sua casa di Meta di Sorrento per evitare “sovraesposizioni mediatiche”. “Lo abbiamo sentito stamani”, ha fatto sapere il legale. “La difesa chiede la totale rinnovazione del dibattimento”, ha spiegato Laino.