Partirà a maggio la manutenzione di tutti i corsi d’acqua più importanti della Toscana che, in base a un’innovativa convenzione attivata fra Consorzi di Bonifica e Regione Toscana, prevede quest’anno un incremento notevole degli interventi. Proprio la Regione ha deciso infatti di investire 5 milioni e 850mila euro per il 2016 per incrementare i lavori effettuati già negli anni passati dalle Province, a cui spettava la competenza sui principali corsi d’acqua della nostra regione. Le novità quest’anno sono due: che tutti i lavori verranno effettuati dai Consorzi di bonifica toscani e che i finanziamenti regionali consentiranno di intervenire su tutto il reticolo, che nel frattempo è passato di competenza dalle Province alla Regione. Dello stanziamento regionale, 3 milioni e 100mila euro saranno subito destinati al primo lotto di interventi. Queste importanti risorse si uniranno a quelle derivanti dal tributo di bonifica con il quale i Consorzi intervengono da anni a mantenere il reticolo minore della nostra regione.
“Questi interventi sono fondamentali per tenere in buone condizioni i nostri corsi d’acqua – spiega il presidente di Anbi Toscana, Marco Bottino – ed è importante che siano effettuati durante questo periodo dell’anno, in modo da permettere ai fiumi di essere in condizioni ottimali con l’autunno. Grazie alla sinergia fra Regione e Consorzi di bonifica fiumi e torrenti della Toscana saranno sottoposti a uno screening ancora più intenso e capillare”.
“Il sistema toscano della bonifica che prevede interventi legati in parte a finanziamenti pubblici e in parte a tributo, permetterà da oggi in poi di effettuare una manutenzione di tutti i corsi d’acqua in maniera coordinata e duratura nel tempo – ha commentato l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni -. Con questo metodo potremo garantire una maggiore sicurezza su tutto il territorio”.
Gli interventi sui corsi d’acqua principali sono elencati nelle convenzioni firmate tra i sei Consorzi di bonifica e la Regione, dove vengono stabiliti anche i tempi e i costi delle operazioni. Queste, grazie alla riforma regionale che individua i Consorzi quali unità idrauliche omogenee, saranno eseguite in modo uniforme in modo da consentire risultati simili e una gestione più efficace nell’ottica della economicità e funzionalità operativa.
In particolare, al Consorzio Toscana Nord andranno 380 mila euro per il primo lotto e 282mila per il secondo; al Consorzio Medio Valdarno 1 milione e 58mila euro per il primo lotto e 796mila per il secondo; al Consorzio Alto Valdarno 757mila per il primo lotto e 760mila per il secondo; al Consorzio Basso Valdarno 513mila euro per il primo lotto e 513mila per il secondo; al Consorzio Toscana Costa 137mila euro per il primo lotto e 119mila per il secondo; al Consorzio Toscana Sud 234mila euro per il primo lotto e 220mila per il secondo.