Sono ben 6710 gli infermieri a Firenze. I dati, aggiornati a marzo 2016, vedono tra questi 6313 professionisti italiani, divisi fra infermieri pediatrici (82), infermieri (6129) e assistenti sanitari (102). I restanti si dividono fra comunitari non italiani (396) ed extracomunitari (286), tutti infermieri. L’età media degli infermieri è di 46 anni, mentre gli assistenti sanitari si attestano intorno ai 50 e gli infermieri pediatrici sui 49.
È in questo contesto che si inserisce la Giornata internazionale dell’infermiere, in programma il prossimo 12 maggio. Il programma è stato presentato stamani in Consiglio regionale alla presenza di: Danilo Massai, presidente Collegio Ipasvi di Firenze; Abukar Aweis Mohamed, consigliere Collegio Ipasvi Firenze referente cooperazione; Cristina Fassio, segretaria Ipasvi Firenze; Paolo Bambagioni, consigliere regionale Pd; Enrico Sostegni, consigliere regionale Pd; Andrea Quartini, consigliere regionale M5S; Manuel Vescovi, consigliere regionale Lega nord; Paolo Sarti, consigliere regionale Sì – Toscana a sinistra. Tutti i consiglieri della 3^ Commissione, al di là delle differenze politiche, hanno evidenziato l’importanza della figura dell’infermiere e il suo ruolo sociale. Presenti anche i rappresentanti sindacali Giancarla Casini per la Cgil e Leonardo Martelli per la Cisl.
La Giornata internazionale dell’infermiere si celebra a livello mondiale ma a Firenze ha un significato speciale: la manifestazione intende infatti celebrare Florence Nightingale, nata proprio nel capoluogo toscano il 12 maggio 1820 e considerata la fondatrice dell’infermieristica moderna. Attraverso il suo approccio pionieristico, Florence dette all’infermieristica un’impronta scientifica. Per l’occasione il Collegio Ipasvi di Firenze, presenta il proprio programma 2015-2020 condiviso dall’area vasta Prato-Pistoia. Il punto cardine su cui verte il progetto di “Evoluzione della professione infermieristica in Toscana 2015-2020” è il raggiungimento di “migliori risultati di salute per gli individui, le famiglie e le comunità attraverso la prestazione di servizi infermieristici competenti, culturalmente sensibili e basati sull’evidenza”. Un obbiettivo perseguito attraverso attività volte ad affrontare i fattori che ostacolano la professione infermieristica nella sua capacità di contribuire efficacemente al rinnovo dell’assistenza infermieristica nei piani strategici della regione Toscana come le carenti condizioni di lavoro, la mancanza di partecipazione nel decision-making e le limitate opportunità di sviluppo orizzontale di carriera.
Azione etica, rilevanza, consapevolezza e partnership. Sono questi, secondo il progetto di Ipasvi, i principi guida relativi ai valori fondamentali dell’assistenza infermieristica pubblica e privata che gli organi di governo regionale e gli enti ordinistici della professione devono seguire. L’azione etica si traduce nel progettare e fornire servizi assistenziali basati su equità, integrità, correttezza e rispetto del genere e dei diritti umani; la rilevanza riguarda la necessità di sviluppare servizi sanitari e socio-sanitari guidati dai bisogni si salute, dall’evidenza e dalle priorità strategiche valorizzando l’infermieristica; la consapevolezza richiama l’adozione di modelli con approccio flessibile da implementare con il coinvolgimento delle comunità, delle aziende e delle organizzazioni di liberi professionisti; la partnership si riferisce all’esigenza di lavorare insieme su obiettivi comuni, agire in collaborazione e supportare gli sforzi reciproci.
Obbiettivi chiave. Restando la necessità di seguire principi guida utili per una condotta coordinata fra governo regionale e gli enti ordinistici, ci sono degli obbiettivi che il Collegio Ipasvi di Firenze ritiene necessario raggiungere, che passano dal dare il proprio contributo al potenziamento dei sistemi e dei servizi sanitari, attraverso modelli di servizi condotti da infermieri che sono alla base della riforma dell’assistenza sanitaria pubblica e privata alla partecipazione alla politica e pratica infermieristica con gli infermieri impegnati a giocare un ruolo proattivo nel garantire che le politiche sanitarie, i piani e le decisioni riguardanti le loro professioni siano specifici per la Regione e rispettino i principi della leadership inclusiva, della governance efficace e della pratica regolamentata. Altri argomenti riguardano la formazione e sviluppo di carriera, con il miglioramento delle capacità istituzionali per l’inserimento e la produzione di professionisti adeguatamente competenti per fornire servizi completi incentrati sulla persona, e la gestione dell’esercizio professionale infermieristico che chiama in causa i responsabili delle scelte politiche a creare un ambiente favorevole affinché l’infermieristica risponda ai bisogni di salute che cambiano. Altro obbiettivo è la creazione di partnership per i servizi infermieristici, attraverso la collaborazione attiva e sistematica tra gli enti, i servizi, i professionisti e le associazioni dei cittadini.
Programmi per il 2016. Numerose sono le ipotesi di obiettivi e programmi per il 2016, che saranno affrontati con programmi di ricerca, progettazione strategica, linee guida, protocolli intesa e si potranno meglio realizzare se gli infermieri troveranno l’orgoglio di essere partecipi attivi alle politiche della loro professione:
– Sostenere programmi per abbattere varianze createsi a seguito della revisione del Sistema Sanitario Toscano
– Sostenere l’infermieristica sui Lea e percorsi assistenziali
– Sostenere i percorsi di valorizzazione (standard professionali, criteri di valorizzazione)
– Sostenere assunzioni e modelli organizzativi su innovazione, genere, fine carriera lavorativa
– Sostenere i livelli di professionalità e sicurezza sul lavoro
– Sostenere la comunicazione esterna con cittadini
– Istituire percorso infermieri in altri Paesi
– Perfezionare il ruolo nella cooperazione internazionale
– Istruire relazioni con Cooperative di area socio – sanitaria
– Estendere programmi di co-realizzazione con associazioni di cittadini
– Istituire i corsi di alta formazione in etica e bioetica e di infermieristica forense
– Estendere la collaborazione altri ordini ed associazioni professionali
– Istituire un comitato permanente che regoli i rapporti con le università
– Rafforzare la presenza del Collegio IPASVI di Firenze nelle Commissioni del Consiglio Sanitario al fine di valorizzare le eccellenze presenti nel territorio provinciale.