“Contento del quinto posto? Nessuno ad inizio stagione aveva aspettative sulla Fiorentina, siamo stati noi a crearle con un’ottima prima parte di stagione: ce lo hanno riconosciuto tutti. Purtroppo ci sono state partite, come quella contro la Roma a Firenze o quelle con il Napoli, in cui, pur facendo molto bene, non siamo riusciti a chiuderle con un risultato a nostro favore. Fosse stato così, forse tutto sarebbe andato in un’altra direzione”. Lo ha detto Paulo Sousa alla vigilia della trasferta contro la Lazio, ultimo appuntamento di questo campionato, il primo in Serie A per il portoghese.
“Chi pensa ancora che questa possa essere la mia ultima conferenza stampa da allenatore della Fiorentina deve spiegare perché assumendosi le sue responsabilità; io sono stato molto chiaro sul mio futuro, forse la colpa – ha chiosato sorridendo Sousa – è del mio italiano che non è buonissimo”.
Tra i viola, oltre agli squalificati Borja Valero e Pasqual, mancherà Blaszczykowski, fuori per una botta ad una caviglia.
Finire il campionato con una vittoria contro quella Lazio che da tempo è la ‘bestia nera’: ecco l’obiettivo di Paulo Sousa e della Fiorentina attesi domani sera all’Olimpico in una sfida che non ha nulla da dire riguardo i piazzamenti finali: i viola hanno già messo al sicuro il 5/o posto e i laziali sono matematicamente fuori dalle coppe. ”Metterò in campo la formazione migliore e più motivata per concludere con un successo” – ha ribadito il tecnico portoghese che dovrà fare a meno degli squalificati Borja Valero e Pasqual, degli infortunati di lungo corso Babacar e Benaloune e in extremis di Blaszscykowski per una botta alla caviglia rimediata in allenamento. Recuperato invece Badelj e potrebbe esordire dal 1′ il giovane portiere Lezzerini. ”Ha lavorato bene in questi mesi” ha detto Sousa senza nascondere il rammarico per come è finita questa prima avventura da allenatore in A: ”Soddisfatto del quinto posto? A inizio stagione non c’erano aspettative su di noi ma siamo stati bravi a crearle con un bel girone d’andata. Purtroppo certe partite, come al Franchi con la Roma o quelle col Napoli, pur giocate bene non sono finite come speravamo. Fosse successo la nostra annata sarebbe andata in un’altra direzione, Quindi un po’ di rammarico c’è anche se ci sono squadre, come le milanesi ma anche la stessa Lazio, che hanno organici superiori rispetto ai risultati ottenuti”. Ma è già tempo di futuro: l’ipotesi di una Fiorentina più ‘italiana’ lo intriga. ”Se questa sarà la decisione della società sarò favorevole, i giocatori italiani hanno le doti che servono, sia tatticamente che dal punto di vista della qualità”. Quanto al suo futuro è già deciso come annunciato una settimana fa: resterà a Firenze anche se non mancano gli scettici. ”Mi sembra di essere stato molto chiaro al riguardo, forse il mio italiano non è ottimale, chi pensa il contrario se ne assume le responsabilità”. In attesa del nuovo vertice con Andrea Della Valle rinviato per impegni di lavoro del patron, il tormentone ora riguarda il ruolo del ds: ”Io ho sempre avuto un rapporto diretto con tutti, da Della Valle a Pradè. Le decisioni spettano al presidente esecutivo Cognigni che rappresenta la proprietà e come è emerso dall’ultima riunione sarà sempre più il referente e più presente: è a lui ad esempio che ho mandato una mail con due possibilità di programma per il pre-campionato”. Nella speranza di evitare i preliminari di Europa League, cosa possibile se la Juve vincerà la Coppa Italia col Milan. ”Farò il tifo sperando vinca la squadra più forte” ha sorriso Sousa riferendosi, da buon ex, ai bianconeri.
Fonte Ansa