È una delle prove più attese del Giro 2016 la cronometro ribattezzata Classico del Chianti, 40,5 km tra i vitigni nel segno di una tradizione avviata nel 2014 con la crono dei vini a Barolo e proseguita con quella nel nome del prosecco a Valdobbiadene. Il tracciato – da Radda a Greve – è un su e giù per i colli: la pianura recita da comparsa.
Il percorso della 9/a tappa, domani, è molto tecnico, adatto a chi ha gambe buone per strappare e rilanciare. Si sale fino a Castellina, dov’è piazzato il primo rilevamento cronometrico, si scende fino a Madonna di Pietracupa, dove c’è il secondo intermedio e dove la strada si restringe per 4 km. Si prosegue con due salite, fino Panzano. Poi finale in discesa lungo 7 km che portano a Greve. Una prova indicativa per capire chi sarà protagonista fino alla fine del Giro. E per stabilire la griglia di partenza prima dell’inizio della seconda metà del Giro e delle grandi montagne. Tom Dumoulin non ha mai nascosto di sentirsi il grande favorito per questa prova cercando di tornare in possesso della maglia rosa persa ad Arezzo per una grande giornata di Brambilla