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Basket serie B / Obiettivo della Fiorentina la conquista di un posto nei Playoff

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Presentata nella Sala Macconi di Palazzo Vecchio la squadra della “All Food” Fiorentina Basket, che disputerà il campionato 2016/2017 di Serie B, Girone A. Hanno preso parte alla conferenza stampa il presidente della Fiorentina Basket, Massimo Piacenti, assieme alla società, la squadra, Coach Giulio Cadeo e il suo staff, che sono stati accolti dai rappresentanti dell’Amministrazione comunale e da altre istituzioni locali e sportive. Presenti, infatti, il sindaco Dario Nardella, l’Assessore allo sport Andrea Vannucci, l’Assessore alle politiche sociali, allo sport e alla sanità della Regione Toscana Stefania Saccardi e Michele Pierguidi, presidente del Quartiere 2 e delegato provinciale fiorentino della Fip.

L’apertura del sindaco Dario Nardella: “Fiorentina Basket rappresenta per noi una grande realtà del basket di Firenze. Il bacino di giovani che giocano a basket a Firenze è tra i più ampi d’Italia e questo rappresenta un potenziale straordinario, perché senza un retroterra di associazioni sportive che a tutti i livelli avvicinano  giovani e giovanissimi a questo sport, anche le più grandi ambizioni diventano impossibili. Abbiamo la base, ora dobbiamo risalire per arrivare al vertice. Credo ci siano tutti i presupposti perché Fiorentina Basket faccia molto bene, in un clima
economico positivo anche per gli investimenti sull’impiantistica sportiva”. Parola poi all’Assessore Andrea Vannucci: “Dopo la partenza in corsa dello scorso anno, la Fiorentina Basket si appresta a vivere la sua seconda stagione con rinnovate ambizioni dettate da precise scelte nella costruzione della squadra: tanti nuovi giocatori, un accordo importante con la Sancat Pallacanestro e una conferma dell’accordo con la Freccia”.

La palla è passata poi al presidente Massimo Piacenti,( nella foto)  che ha esordito dando seguito a quello che è stato definito come un “anno zero” per la Fiorentina Basket: “Parte il nostro secondo anno a Firenze. Lo scorso anno non abbiamo ottenuto la salvezza per un paio di canestri, poi però abbiamo fatto domanda per il ripescaggio, e questa è stata accettata subito; grazie anche a una gestione manageriale sempre trasparente e corretta. Abbiamo ristrutturato il nostro organico, facendo tesoro delle esperienze vissute: abbiamo una squadra nuova, composta di atleti nuovi, che però
sono già “gruppo” e tutti amici. Abbiamo fatto un grande lavoro, di qualità e tutti assieme, a fari spenti, grazie anche alla grande intraprendenza del general manager Antonio Fagotti”.

Il presidente ha poi proseguito, stabilendo quelli che sono gli obiettivi stagionali: “Vogliamo alzare l’asticella: vorremmo concorrere per i Playoff, grazie anche al contributo che darà il nostro nuovo Coach, Giulio Cadeo. Abbiamo fatto un mercato oculato, scegliendo con meticolosa attenzione i singoli atleti e abbiamo potenziato lo staff medico-sportivo. Non siamo persone da fare proclami o atti roboanti. Siamo quelli del lavoro professionale, meticoloso, serio, quotidiano. In tal senso, abbiamo sicuramente scelto un allenatore importante per questa città e abbiamo  allestito una squadra per tentare di agganciare i Playoff. Se poi riusciremo ad agguantare quest’obiettivo, lo si starà a vedere. Noi abbiamo fatto una campagna di mercato con cognizione di causa: scegliendo con attenzione, oltre al Coach, anche lo staff, che è più nutrito e più qualificato dell’anno scorso. E voglio porre l’accento anche sullo staff cosiddetto medico, che si è arricchito di molte personalità ed è anche questo un aspetto molto importante, come l’esperienza dell’anno scorso ci insegna. Nello scegliere gli elementi, c’è stata sempre una cosa che ha fatto la differenza: volevamo capire davvero, e sottolineo davvero, se le persone che cercavamo volevano venire a Firenze a fare basket. Infatti, non era soltanto la partita economica a fare della nostra piazza una piazza preferibile ad altre, ma soprattutto una scelta dettata dal progetto. Dal primo di ottobre conteranno soltanto i risultati sportivi, ma oggi siamo contenti, perché c’è uno spirito di squadra che rappresenta un valore aggiunto e che sarà importante da spendere, soprattutto nei momenti difficili. Perché in una stagione è statisticamente impossibile che non ci siano momenti difficili ed è in quei momenti che vengono fuori i veri valori di una squadra”.

no una componente importantissima che adesso dovrà darci una mano in questo senso”.

La parola è passata poi al General Manager, Antonio Fagotti, che ha voluto ringraziare le Istituzioni presenti e ha altresì ringraziato chi ha reso possibile l’ulteriore crescita dl progetto Fiorentina Basket: “Un grazie a tutti per essere venuti e alle Istituzioni presenti. Spendo due parole per ripartire dopo lo scorso anno, un “anno zero”, che è stato molto difficile ma che, allo stesso tempo, ci ha consentito di presentarci a delle eccellenze fiorentine. Un grazie va anche alle tante aziende che hanno permesso di realizzare questo progetto; tutte aziende che, con un grande sacrificio, ci sono state vicine”.

Per quanto attiene agli obiettivi, Fagotti ha ripetuto la volontà di consolidare un forte legame con la città di Firenze: “L’obiettivo che ci siamo prefissati è molto semplice e non si limita alla sola classifica. Vogliamo rendere questa società orgogliosa di questa squadra e, vice versa, vogliamo che questa squadra e questo staff siano orgogliosi di questa città. Ed è una cosa che mi piacerebbe avvenisse a San Marcellino, teatro di molte battaglie, che deve rappresentare una sorta di “castigo” per quelli che pensano di venirci a vincere facile”.

La parola è passata poi a Coach Giulio Cadeo, che ha voluto sottolineare l’importanza del gruppo, lanciando anche un messaggio personale ai ragazzi: “Sono contento di essere tornato a Firenze, dove, dopo 10 anni ho ritrovato amicizie che vanno al di là di tutto e non sono mai sopite. Se sono qui è per quanto è stato detto già dalla società: mi fido pienamente, altrimenti non sarei venuto. È importante l’aspetto tecnico, è importante l’aspetto della squadra ma credo che ci siano altre componenti fondamentali: è fondamentale il gruppo, ma è anche fondamentale quello che si vive
fuori dalla pallacanestro.

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