Il Comune vende per 20.000 euro una deroga al regolamento urbanistico. Adesso tutti i cittadini che abitano in centro o vogliono sopraelevare la propria abitazione avranno un appiglio in più. Se la deroga è stata data all’Hotel Baglioni che già aveva usufruito di una sopraelevazione non si capisce perché non possa essere concessa ad un privato cittadino o a qualche altro hotel. Quanto è avvenuto in commissione urbanistica è stato denunciato dalla consigliera De Zordo che scrive testualmente. C’è da chiedersi se anche queste operazioni rientrano nel piano strutturale tanto strombazzato dal sindaco Matteo Renzi.
“La loggia situata al quinto piano del Grand Hotel Baglioni in piazza dell’Unità d’Italia potrà ampliarsi e aggiungere una parte che supera di 6 metri il limite dell’altezza massima prescritta dal Regolamento Urbanistico (20 metri). E’ stata infatti approvata questa mattina in commissione urbanistica, col mio voto contrario, una deroga alla norma comunale. Contestualmente la proprietà del Grand Hotel si impegna a versare al Comune la somma di 20.000 euro da destinare alla riqualificazione della piazza.
La concessione della deroga, – scrive De Zordo – sebbene non illegittima, è del tutto fuori luogo, visto che l’edificio, già sopraelevato, si situa in un contesto urbanistico particolarmente delicato e piazza dell’Unità non è una piazza qualsiasi, era l’originaria piazza antistante l’ingresso della chiesa precedente S. Maria Novella posto in corrispondenza del transetto di via degli Avelli. Con la sopraelevazione l’edificio dell’hotel, già più alto degli altri che affacciano sulla piazza, arriverebbe all’altezza dell’abside della chiesa.
Anche l’obolo dei 20.000 euro lascia perplessi: a parte che sembra un vero e proprio scambio, ma poi da chi e come è stato calcolato visto che non esiste un progetto di riqualificazione della piazza?”