Lione città all’avanguardia per la mobilità rispettosa dell’ambiente (il 70% degli spostamenti giornalieri sono infatti con trazione elettrica) ha deciso di utilizzare il bus elettrico da 18 metri con pantografo. Le linee C1 e C2 che vanno in periferia sono già pronte con tempi corti e costi quasi azzerati rispetto al tram su rotaie fisse. In molti parti del mondo i tram di derivazione ferroviaria simili ad un treno sono andati nel dimenticatoio. Solo Firenze insiste costretta a mantenere, in caso di nuove tratte, l’ingombrante struttura inconcepibile per una città medievale come la nostra.
La sintesi della scelta fatta dalla città metropolitana di Lione
Per una scelta consapevole è stata fatta una prima riflessione sulla creazione della linea C1 e sono stati presi in considerazione diversi criteri per effettuare la scelta tra diversi materiali
– Una modalità non inquinanti di trasporto,
– Elevata affidabilità e tempi di percorrenza ridotti,
– Ottima accessibilità a tutti (veicolo a pianale ribassato)
– Il sistema scelto deve essere a scala della città e prefigurando uno sviluppo urbano,
– Il sistema sarà sostenibile nel tempo e presentare ilmo rischio tecnologico
– Una forte immagine di trasporto,
– Buona capacità.
Per soddisfare questi criteri, diversi dispositivi e le combinazioni possibili sono stati confrontati:
– Tram
– Filobus
– RER
– Metro.
La tecnologia del filobus – si legge nel sito della Systral – ha dimostrato di essere la più adatta in termini di capacità, costi e qualità del servizio. Pertanto la modalità di filobus articolato da 18 metri con una capacità di trasporto di 110 passeggeri è stata scelta per i progetti ‘della linea C1 e della linea C2.
E’ da ricordare che dei 1,4 milioni di spostamenti giornalieri a Lione, il 70% sono fatti con veicoli alimentati a energia elettrica. E questo approccio tende a continuare negli anni a venire. Un occasione per ricordare alcune cifre interessanti: Sytral fornisce il 27% degli spostamenti urbani solo il 3% dell’inquinamento della città.
Ora, senza alcuna nota polemica, qualcuno è in grado di dimostrarmi che il tram/treno come quello di Firenze, linea T1, dal costo di 260 milioni di euro avrà un futuro (ragionevole) nei trasporti pubblici cittadini alla luce di una economia asfittica?
Improponibile la differenza dei costi uniti alle problematiche strutturali
Esemplificando:
Lione. Filobus. C1 e C2 ovvero 8,4 km + 12,1 km = 20,5 km, 77,9 milioni di euro – 3,8 milioni a km
Firenze. Tram/treno. T1, 7,4 km, 260 milioni di euro. – 35,1 milioni a km.
Ciò significa che con lo stesso finanziamento sborsato dalla Comunità Europea avremmo potuto avere 9 linee nuove di filobus di 7,4 km al posto di una sola di treno/tram ovvero 67 km.
E’ ragionevole sperare che la UE voglia spendere un sacco di soldi per accontentare ogni città italiana? E’ più ragionevole pensare che ogni città italiana si arrangi per conto proprio spendendo il meno possibile per dare un servizio efficiente.
La scelta di Lione indirizzata verso l’utilizzo di mezzi elettrici quali i filobus invece dei tram si è basata non su una vana operazione di immagine ma per garantire soluzioni efficienti ed economiche scevre da sovrastrutture mentali ideologiche. Un impianto ideologico lontano dalla realtà ‘comune’ è quello secondo cui il tram è il mezzo migliore in rapporto al consumo per numero di passeggeri per chilometro. E’ vero in teoria astratta, ma non sempre questo rapporto è sufficiente per far propendere la scelta sul tram sempre e comunque. Infatti Lione lo dimostra. Lione dimostra come si possano risolvere i problemi di inquinamento ed efficienza rispettando quegli oneri economici che dovrebbero stare sempre alla base di ogni scelta oculata. Di un’amministrazione pubblica che utilizza i soldi dei cittadini. A differenza di Firenze, Lione ha già quattro linee metro, quattro linee tranviarie, 9 linee di filobus articolati e non. Lione non ha bisogno di crearsi una immagine a suon di centinaia di milioni di euro e non a scapito della qualità dell’aria e dell’ambiente nel quale vivono i suoi cittadini.
Conclusioni
a) Il tram ha dei costi operativi, ovvero legati al prodotto trasportato, più bassi del filobus.
Perché consuma meno energia del filobus, perché l’attrito ferro / ferro è più basso dell’attrito gomma / asfalto.
b) Il tram ha dei costi infrastrutturali enormi rispetto al filobus, con costi più vantaggiosi infrastrutturali pari a 1/4 del tram.
c) Il vantaggio del filobus sta nei bassi costi infrastrutturali e nella possibilità di cambiare facilmente percorrenza.
d) Nonostante il tram abbia dei bassi costi operativi, la sua produttività, intesa come rapporto tra ricavo operativo e costi totali, è penalizzata dagli alti costi infrastrutturali.