”Quella fotografata da Federalberghi non e’ la realta’ della nostra Regione”: cosi’ Toscana Promozione, l’agenzia della Regione Toscana, commenta i dati sul turismo divulgati dalla Federalberghi che, tra l’altro, assegna alla Toscana un -10,6% nella variazione di crescita del settore. ”Dopo un 2011 da record – commenta Stefano Giovannelli, Direttore di Toscana Promozione – i primi cinque mesi dell’anno si sono assestati sugli stessi valori dello scorso anno con un +3% per quanto riguarda le presenze straniere e un -3% degli italiani. Segnali positivi, inoltre, si rilevano nelle strutture extra alberghiere: +2.4%”. ”Per quanto riguarda, invece, la stagione estiva – prosegue Giovannelli – le prime proiezioni parlano di una flessione, nei primi tre mesi, tra il 3% e il 4%. Gia’ da agosto, comunque, si e’ registrato un recupero, principalmente nelle due settimane centrali, con la saturazione di molte strutture. Mentre a settembre, almeno per la prima settimana, gli operatori segnalano un’ulteriore inversione di tendenza con un’impennata di prenotazioni nelle aree del balneare. Bene, inoltre, le citta’ d’arte con valori positivi, grazie agli stranieri, sia a Firenze che nelle altre destinazioni toscane. Se i dati estivi – settembre incluso – dovessero rimanere invariati, i primi nove mesi dell’anno dovrebbero attestarsi, complessivamente, al -1.5%. Un dato che deve naturalmente preoccupare ma che non spaventa visto che arriva dopo un 2011 record in cui il sistema turistico toscano ha raggiunto per la prima volta i 44 milioni di presenze”. ”La discrepanza tra i nostri dati e quelli di Federalberghi, pero’, non ci meraviglia – conclude il Direttore di Toscana Promozione – I dati della Federazione, infatti, fotografano una realta’ parziale, quella degli alberghi, che sta risentendo in modo particolare della crisi. L’attuale situazione economica, infatti, ha modificato sensibilmente i comportamenti di consumo dei turisti. Come nel resto d’Italia, anche in Toscana e’ diminuita la propensione alla spesa dei turisti italiani: da una parte la stagione e’ stata caratterizzata dalla riduzione dei giorni di vacanza e, dall’altra, dalla ricerca di servizi low cost senza rinunciare alla qualita’. Il fattore prezzo e’ stato piu’ che mai determinante per le scelte dei turisti e questo ha favorito sicuramente le imprese dell’extralberghiero, in particolare le forme di turismo en plein air e agrituristiche”. ”In ogni caso si avvicina il momento in cui sara’ possibile fare un consuntivo e in quella occasione potremmo tutti insieme, come sempre, valutare quale iniziative intraprendere per il rilancio del nostro turismo, che comunque sia ci conferma come una delle destinazioni leader a livello internazionale”.