Utile netto di 808.138 euro e flussi finanziari alle imprese per 708 milioni di euro: questi i dati salienti del bilancio 2016 di Italia ComFidi, che oggi ha tenuto a Firenze la propria assemblea annuale, eleggendo il nuovo cda e nominando Nico Gronchi nel nuovo presidente. Emilio Quattrocchi è stato confermato Amministratore Delegato Riguardo i dati di bilancio, nel 2016 Italia Comfidi ha dato garanzie a 3200 aziende, erogando finanziamenti per 258 milioni di euro e fornendo garanzie per oltre 128. Nello stesso periodo sono stati deliberati circa 450 mln di fidi a breve termine per oltre 10.100 aziende. Un chiaro segnale di come Italia Comfidi sia sempre più punto di riferimento nazionale teso a favorire l’accesso al credito necessario alle imprese per affrontare le difficoltà e consolidare i, seppur non assestati, segnali di ripresa in atto. Italia ComFidi è per numero di imprese socie il primo confidi nazionale espressione di un’associazione datoriale: 92 milioni di euro di patrimonio netto, un coefficiente di solvibilità del 44,84%, oltre 67.000 imprese socie che hanno sottoscritto un capitale sociale di 57.216.000 euro. É una società consortile, promossa da Confesercenti Toscana, oggi riferimento dell’intero sistema associativo nazionale Confesercenti, ha una vasta e radicata presenza su tutto il territorio nazionale (la sede sociale a Roma, la direzione generale è a Firenze, ha sedi territoriali a Milano e Napoli). “Quelli presentati questa mattina – dichiara Massimo Vivoli, presidente uscente d’Italia ComFidi – sono dati molto importanti che segnano il lavoro svolto dal Consorzio verso le piccole e medie imprese. È quindi determinante il ruolo dei consorzi come partner degli istituti di credito e Italia ComFidi ha dimostrato in questi anni di essere il più affidabile nel nostro Paese: è uno strumento importante anche perché è emanazione dell’associazione di categoria Confesercenti”. “Il bilancio che abbiamo presentato – spiega Emilio Quattrocchi Amministratore Delegato d’Italia ComFidi – si caratterizza per numerosi dati positivi, a partire dall’iscrizione all’Albo ex art. 106 del TUB, un fatto che porterà una valorizzazione della struttura e della garanzia rilasciata. Registriamo, un eccellente risultato di gestione e solo una leggera contrazione degli importi finanziati complessivamente in una situazione nella quale il calo è decisamente maggiore. I dati complessivi evidenziano come Italia Comfidi sia operatore su scala nazionale: l’implementazione di un nuovo sistema informatico con il quale affrontare più serenamente le nuove sfide di mercato, di un nuovo sistema di rating finalizzato ad ottimizzare le strategie perseguite in termini di rischio/rendimento, sono elementi che ci inducono a guardare il 2017 come l’anno di ulteriore crescita e rafforzamento del sostegno alle imprese. In questo senso, ha poi concluso l’AD Comfidi, lo sblocco dei 225 mln di euro per la patrimonializzazione dei Comfidi, come previsto dalla legge di stabilità 2014 ma operativo solo dal 17 febbraio scorso con la pubblicazione di un apposito DM in Gazzetta, rappresenta un primo segnale significativo in questa direzione”.