Home FOCUS Emergenze minori in pronto soccorso

Emergenze minori in pronto soccorso

Avatar
507
0

Un tavolo per studiare reti territoriali che permettano di gestire le emergenze minori senza sovraccaricare i pronto soccorso ospedalieri. È questo l’obbiettivo del confronto che i Collegi Ipasvi di Firenze e Pisa hanno aperto con il consigliere regionale Andrea Quartini (M5S). Un dialogo nato in seguito a un’interrogazione presentata proprio da Quartini in consiglio regionale sul tema delle responsabilità e dell’inquadramento giuridico-normativo del personale infermieristico nell’ambito dell’introduzione del modello “See and treat” per il trattamento dei casi minori di emergenza in pronto soccorso.

Nell’incontro, avvenuto nei giorni scorsi, i Collegi hanno sottolineato la necessità di spostare l’attenzione sull’ampliamento di una rete territoriale per risolvere il problema dell’eccessivo afflusso nei pronto soccorso. «Dall’incontro è emersa la volontà del consigliere Quartini di ritirare l’interrogazione – spiegano Danilo Massai ed Emiliano Carlotti, rispettivamente presidenti dei Collegi Ipasvi di Firenze e Pisa -, proprio in virtù delle argomentazioni portate dai collegi di Pisa e Firenze. Un gesto che apprezziamo e cha ha aperto a un dialogo che sfocerà nell’apertura di un tavolo dedicato agli argomenti che riguardano la sanità territoriale ospedaliera».

«L’obbiettivo – proseguono i rappresentanti dei due Collegi – è ridurre le attese studiando nuovi modelli organizzativi territoriali e ospedalieri che vedano una più corretta presa in carico del cittadino attraverso la riorganizzazione della sanità extra-ospedaliera. Questo permetterebbe vantaggi anche in termini occupazionali, perché la figura infermieristica assumerebbe un ruolo parallelo nei limiti delle competenze e non sostitutivo del medico: una nuova figura professionale qualificata che faciliterebbe l’accesso ai servizi abbattendole liste d’attesa. In fase ospedaliera invece la gestione dei casi minori da parte degli infermieri va strutturata e valorizzata meglio, potenziando l’attuale organizzazione».

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui