Si è accasciato di fronte al video che mostrava le riprese della scena del crimine e in particolare del corpo massacrato della moglie. E’ accaduto a Matteo Cagnoni in mattinata durante il processo che lo vede imputato davanti alla Corte d’Assise di Ravenna dell’omicidio della consorte, la 39enne Giulia Ballestri ammazzata nella città romagnola a bastonate in testa il 16 settembre 2016 all’interno di una villa di famiglia da tempo disabitata. E proprio mentre sullo schermo veniva proiettato il video di accesso della Polizia Scientifica sul luogo del delitto, Cagnoni – dermatologo 52enne – dopo un primo sussulto è improvvisamente caduto dalla sedia.
Le immagini mostravano le tracce del delitto disseminate per la villa a partire dal ballatoio, corridoio e scala; infine il corpo della vittima, abbandonato nello scantinato, seminudo e segnato da numerosi colpi. Cagnoni, che quello stesso pomeriggio era partito assieme ai figli, era stato fermato il 19 settembre nei pressi della villa paterna di Firenze.