Secondo i dati diffusi dal Camera di Commercio di Firenze, contenuti nel Rapporto sulla Demografia d’impresa sul terzo trimestre di quest’anno, le imprese con sede legale nel territorio fiorentino superano quota 110.000; il turn-over tra le imprese entrate e uscite chiude con un saldo positivo. In Toscana c’è un andamento sostanzialmente stabile e le imprese registrate si attestano a 415.198 unità; di queste 355.767 sono attive.
“La ripresa è in atto, non ci sono dubbi, ma procede con grande faticosità – sostiene Giacomo Cioni, presidente di Cna Firenze Metropolitana, commentando i dati -. Infatti, mentre assistiamo a una crescita costante di imprese registrate, che prosegue e rafforza la tendenza dei due trimestri precedenti, si deve prendere atto che le aziende artigiane però non seguono questa tendenza e flettono dello 0,6% (29.418 rispetto alle 29.609 di settembre 2016). Questo dato ci preoccupa perché riflette le difficoltà reali che ancora sono presenti nel sistema dell’artigianato, che ancora stenta a intercettare la ripresa in atto. Ad esempio continua la crisi del settore dell’edilizia mentre cresce e si consolida il settore manifatturiero, trainato dal comparto lavorazione della pelle e calzature, e dei servizi alle persone».
Commentando i dati più nel dettaglio si osserva che, con 110.202 imprese registrate, di cui 93.293 attive, il terzo trimestre chiude in crescita rispetto allo stesso trimestre del 2016 (+0,6% per le registrate e +0,2% per le attive). Fra le imprese fiorentine, quelle artigiane flettono dello 0,6% (29.418 rispetto alle 29.609 di settembre 2016) perdendo 188 aziende. Si tratta di un trend oramai consueto (l’anno scorso il calo era stato di 7 decimi di punto).
Nell’intero universo delle imprese fiorentine (119.305 quelle attive) si contano 379.000 addetti, ripartiti tra sedi (288.935, il 77,3%) e altri tipi di unità locali (85.044, il 22,7%). La maggioranza assoluta degli addetti è occupata in unità attive nel settore dei servizi: in particolare, il commercio ne assorbe il 18,5%, alloggio e ristorazione il 10,6 mentre 1/3 afferisce agli altri servizi (che includono, tra gli altri, logistica, servizi alle imprese e alle persone).
Il manifatturiero incide per il 26%; al suo interno primeggiano gli occupati nel sistema moda (41,2%), seguiti da coloro occupati nella meccanica (16,3%) e nel gruppo chimica-gomma e plastica (8,2%).
Sempre nel terzo trimestre, le imprese giovanili attive sono state 7.933 (-4,1% su base annua), mentre crescono le imprese femminili (20.375, +0,5). Presentano un calo rispetto alla crescita maturata l’anno scorso) le imprese straniere (15.858, +3,2%). Complessivamente in aumento i numeri riferiti alle iscrizioni di tutti e tre i tipi d’impresa, rispetto a quelle riferite allo stesso periodo del 2016.
Da inizio anno, però, i volumi complessivi di iscrizioni di imprese giovanili, femminili e straniere appaiono in calo (straniere: 1.445, -0,5% rispetto allo stesso periodo del 2016, femminili: 1.383, -2,8% e giovanili: 1.319, -1%). Nel loro insieme, le performance delle imprese fiorentine appaiono migliori di quelle delle imprese italiane.
Nei primi nove mesi del 2017 sono state avviate 1.186 procedure di scioglimento e liquidazione, numero in calo del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2016. In calo anche i fallimenti iscritti (147, erano 221 nei primi nove mesi del 2016
A livello di Regione Toscana, si assiste a un lieve ridimensionamento (rispettivamente: -0,2 e -0,5%), dovuto soprattutto ai cali che hanno riguardato alcune aree territoriali, tra le quali Siena (-1,1%) e Massa (-2%). Sempre in Toscana l’universo imprenditoriale artigiano si attesta a 105.953 unità, in calo rispetto alle 107.253 dell’anno scorso (-1,2%). Qui il calo delle imprese artigiane è ancora più forte e si attesta a 1.300 unità.