Vivo questa campagna elettorale male ,molto male.
Non ho l’entusiasmo del mio amico e compagno Tito Barbinii, anzi più ci penso e più mi rattristo.
Compagni/e di tante lotte che non si rivolgono più la parola,se lo fanno è per insultarsi.
Un centro destra dove faccio il tifo per l’ex cavaliere che prenda più voti di Salvini che è il primo pericolo per la democrazia.
Di Maio che è un prestanome manovrabile dalla spa Grillo&Casaleggio pronti a rimettere le mani sui Diritti Civili approvati con recenti leggi ,uno dei pochi meriti da assegnare a Renzi.
Chi emerge da questa mischia ,l’ho già detto, è Pietro Grasso ,un passato ineccepibile da magistrato in epiche battaglie con Falcone e Borsellino contro la mafia e la criminalità organizzata.
Una personalità che entra nel mondo della politica scegliendo di imbarcarsi in una avventura dove nulla gli è garantito.
Sobrio,equilibrato e allo stesso tempo determinato.
Promette l’abolizione delle tasse universitarie cogliendo il vero spirito della sinistra e dell’idea socialista : il diritto allo studio e alla salute sono universali e devono essere garantiti a tutti.
Quindi uno dei pochi che non ha da rivendicare nulla per se stesso e ne da vendicarsi.
Uno che non si è accodato alla canea elettorale, la più rancorosa che io ricordi.
Un politico, non politico, che può essere dal 5 marzo l’ago della bilancia ,per la formazione di un governo di vera innovazione che guarda ai bisogni reali del Paese e degli italiani.
Ps
avete capito per chi voterò…