Sembra che il tempo si sia fermato a più di vent’anni fa .Altro che novità elettorali , siamo ormai al ritorno al passato. Berlusconi sta guidando la campagna elettorale del centrodestra, presenzialista come non mai ed ecco uscire dall’ombra e dal silenzio anche il suo vecchio antagonista Romano Prodi. In un comizio nella sua Bologna fa un endorsement per la lista Insieme, indica Gentiloni come premier silurando Renzi e ripropone il vecchio e stantio Ulivo. Qualche tenero sorriso lo provoca. Nella lista Insieme sono presenti i socialisti di Nencini. Prodi non è mai stato amico dei socialisti. Anzi. Come si possa coniugare questa sua attuale scelta con la sua storia politica e personale è cosa veramente difficile. Ma anche per i socialisti è uno snaturamento inaccettabile. Tant’è. Si procede imperterriti. Anche il ripensare all’ Ulivo ha dello stoico Quella coalizione che ha perso le elezioni non esiste più e non può più ritornare . Sono profondamente cambiate le condizioni politiche e le formazioni politiche . Si parla di un ‘altra era. Ma forse tutto questo nasconde un’altra ipotesi futura , ovvero quella della sostituzione di Matteo Renzi. Ed allora bisognerebbe essere più chiari e non come al solito machiavellici. I mormorii, gli incontri segreti, i complottini alla fine vengono sempre alla luce. Che vi sia parecchio movimento intorno al Nazareno è cosa più che manifesta. Non si tratta solo del pacato Gentiloni, ma Minniti e Calenda non celano la loro disponibilità ad assumere ruoli importanti. Il cattolico Franceschini guarda interessato e stende la rete. Ah dimenticavo, in tutti i sondaggi è in testa il centrodestra e il PD arretra. Ma queste in fondo sono quisquiglie.
Roberto Caput