Mondo del calcio in lutto. È morto a Emiliano Mondonico, storico allenatore di Torino e Atalanta. Aveva 71 anni ed era malato di tumore da tempo. Se ne va un signore, ribelle ma mai banale, che aveva dedicato la vita allo sport.
Lo diceva sempre: «Il mio miglior amico è il pallone». Mondonico si è spento all’alba di giovedì 29 marzo a Milano, dove era ricoverato da alcuni giorni per il riacutizzarsi della malattia che lo tormentava da sette anni. Simbolo del nostro calcio, era amatissimo dagli sportivi.
Con la Fiorentina, squadra per la quale non ha mai nascosto la sua simpatia Mondonico ottenne nel 2003-04 la quinta promozione in A della sua carriera che lo vede al secondo posto in questa particolare classifica.[6] Esonerato dopo le prime giornate del campionato 2004-05 per contrasti con la società, partecipò per oltre un anno come opinionista in televisione a diverse trasmissioni sportive.
Sul profilo dell’allenatore – che iniziò la sua carriera in panchina nel 1979 con le giovanili della Cremonese – continuano ad aggiungersi messaggi di condoglianze, così come moltissimi sono i post su twitter. In molti hanno scelto di postare la celebre immagine della sedia alzata al cielo per un rigore negato il 13 maggio del 1992, durante la partita di coppia Uefa tra Ajax e Torino giocata allo Stadio Olimpico di Amsterdam.
“Atalanta in lutto. È scomparso Emiliano Mondonico. In momenti come questo si fa sempre tanta fatica a trovare le parole, forse perché non ce ne sono. Se n’è andato un pezzo importante di storia atalantina, ma mai potrà essere dimenticato”. Lo scrive l’Atalanta sul proprio sito. Il tecnico ha indossato la maglia nerazzurra prima da giocatore e quindi da allenatore, portando i bergamaschi ad una storica semifinale di Coppa delle Coppe. “Il Presidente Antonio Percassi – si legge – e tutta la famiglia Atalanta con grande commozione sono vicini alla moglie Carla, alle figlie Francesca e Clara, ai familiari tutti, e partecipano al loro profondo dolore. Ciao mister, ciao Mondo”.