Svelato, anche se ufficialmente l’intervento con tanto di lastroni e cemento serve per consolidare il letto del torrente, il mistero del Mugnone è stato svelato.
Ci sono molte cose da chiarire su questo intervento proprio partendo dalla cartellonistica che non è molto chiara.La cartellonistica parla di “Miglioramento di viabilità di servizio” che è arrivato con l’asportazione di camion e camion di terra dall’alveo del torrente realizzando questa vasca con pietroni legati fra loro con il calcestruzzo. Se miglioramento della viabilità doveva avvenire s tutto il tratto e non solo sotto i due ponti.
L’intervento sotto i ponti Ponte Rosso e via Poliziano servono come sfondo finale per evitare che sotto queste strutture si possono realizzare campi sosta con tanto di mobili, materassi come è accaduto negli ultimi anni con la polizia municipale costretta ad intervenire per liberare gli spazi sotto i due ponti.
Così stato deciso di realizzare due piccole cascate con uno spazio dove ci sarà sempre acqua in modo da evitare la sosta sotto i ponti.
Una volta terminato l’intervento il Mugnone si presenterà più organico con queste due vasche dove potranno trovare spazio anche i pesci oggi costretti in spazi piccoli sotto la passerella da viale Milton a via xx settembre.
La domanda che molti residenti si fanno se i 150.000 euro investiti per realizzare queste vasche rientrano nello statuto del Consorzio bonifica Medio Valdarno dove i cittadini sono obbligati a diventare soci con il versamento di denaro in base alle superficie della proprietà. La domanda è lecita per capire se questa cifra per l’intervento rientra nella statuto del consorzio obbligatorio. Quando si amministrano soldi dei cittadini è logico renderne conto.