“Veniamo all’Elba spesso in bici, ma i costi dei traghetti sono alti e non abbiamo in cambio alcun servizio o supporto“. Questo il succo di una lettera che alcuni lettori – cicloturisti hanno inviato a QUInewsElba.
“Spesso – ci scrivono – ci rechiamo sull’isola e molte volte visto i costi esagerati dei traghettidecidiamo di parcheggiare a Piombino la macchina e di traghettare in bici.
Nel mese di giugno abbiamo costatato per l’ennesima volta la totale mancanza di rispetto da parte di una delle principali compagnie per il cicloturismo.
A parte il costo assurdo, 15 euro per bici tratta Piombino-Portoferraio, siamo stati costretti a parcheggiare la bici in posti non idonei e senza nessun supporto. Ma il peggio sono riusciti a farlo nel tratto Rio Marina- Piombino, facendoci parcheggiare le bici in fondo a tutte le macchine e camper, costringendoci ad uscire quasi soffocati dai fumi di scarico.
Niente, dalla compagnia non ho mai ricevuto una risposta costruttiva in merito, certo che nel prossimo viaggio in bici non pagheremo il biglietto per un non servizio. Come scritto a questi signori, avere il quasi monopolio della tratta deve essere un obbligo ad offrire servizi adeguati a prezzi adeguati e non un obbligo al menefreghismo totale! Così – concludono amareggiati i nostri lettori – la gente si stuferà sicuramente di passare dei giorni su questa splendida isola”.