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Via libera dei presidenti commissioni ambiente e urbanistica all’ampliamento dell’aeroporto

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“Un passaggio fondamentale per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio e della nostra città”. Così i due presidenti delle commissioni terza e sesta dopo l’ampia discussione che ha visto confrontarsi in due sedute congiunte i consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione, i tecnici di ENAC (nella persona del direttore centrale della vigilanza tecnica Dott. Vergari e del responsabile pianificazione, Ing. Pandolfi) e del Comune (l’assessore all’urbanistica Bettarini e il Direttore Generale Parenti), all’esito della quale è stato dato il via libera alla delibera della Giunta relativa alla presa d’atto del parere tecnico del Master Plan aeroportuale 2014-2029 sull’ampliamento dell’aeroporto internazionale di Firenze “Amerigo Vespucci”. 

“La discussione – spiegano il presidente della Commissione Urbanistica Leonardo Bieber ed il presidente della Commissione Ambiente Fabrizio Ricci – è stata molto ampia ed articolata, e ha consentito di chiarire, nel segno della massima trasparenza e correttezza, tutti i passaggi tecnici, alcuni anche molto articolati, vista l’importanza e la complessità dell’opera in questione. 

E’ bene ricordare – aggiungono i due Presidenti Bieber e Ricci – che l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze è conseguente al piano di sviluppo previsto da un piano nazionale degli aeroporti (di cui al D.P.R. 201/2015) che da mandato ad ENAC di sviluppare, per conto dello Stato, il sistema aeroportuale nel nostro Paese in sicurezza, compatibilmente ed in tutela all’esigenze di ogni territorio, e che individua come strategico il sistema aeroportuale di Firenze e Pisa (che ad oggi presenta una stima minima e massima di passeggeri, attuali e potenziali, così ripartita: Firenze da 2,7 a 4,5 milioni di passeggeri, Pisa da 5,4 a 6,8). 

Al riguardo, è fondamentale evidenziare – come ha più volte fatto anche ENAC – che il Master Plan relativo all’aeroporto di Pisa prevede uno sviluppo massimo fino a 7 milioni di passeggeri annui (e quindi, in prospettiva, è già saturo) e che soprattutto l’aeroporto Galilei di Pisa è una base operativa a livello europeo classificata come base militare e quindi non solo non è materialmente espandibile in termini logistici e infrastrutturali ma, addirittura, è passibile di sospensione del servizio civile qualora dovessero emergere esigenze militari. La vera alternativa (e concorrente) allo sviluppo dell’aeroporto di Firenze, pertanto, non è Pisa con cui esiste ormai da anni un sistema integrato e coordinato sotto tutti i punti di vista, a partire da quelli societari fino a quelli trasportistici (Firenze resterà per i voli europei, Pisa per quelli intercontinentali), bensì Bologna, collegata a Firenze da 35 minuti con i treni ad Alta Velocità e, dall’anno prossimo, anche con un people mover che consentirà di andare direttamente dalla stazione all’aeroporto Marconi in soli 8 minuti. 

Al contrario, secondo quanto riferito dai vertici di ENAC, è stimato che un milione di passeggeri porti ricadute molto importanti per il territorio sia in termini occupazionali (1.200 persone assunte ogni milione di passeggeri) ed in termini economici con 800 milioni di euro di indotto. La nuova pista parallela convergente, pertanto, con una lunghezza di 2.400 metri, potrà arrivare a sopportare fino a 48.000 movimenti annui (contro i 35.000 attuali e gli oltre 90.000 di Bergamo o Venezia) e consentirà l’atterraggio – con qualsiasi condizione meteorologica, pur essendo monodirezionale, mentre attualmente il 3,7% dei voli vengono annullati per condizione meteo avverse – ai nuovi airbus A 320, più silenziosi degli attuali aeromobili e in grado di arrivare ad un raggio (massimo) fino a Mosca. 

E’ fondamentale sottolineare – precisano poi Bieber e Ricci – che nel voto di oggi sono state attentamente esaminate tutte le varie prescrizioni e raccomandazioni di carattere urbanistico, ambientale e di mobilità che il Comune di Firenze ha fatto al Master Plan e che verranno discusse ed affrontate nella Conferenza di Servizi del 7 di settembre. In particolare, deve essere ricordata la previsione della dismissione della vecchia pista che sarà trasformata in parco in modo da collegare il Parco della Piana a quello di Castello; l’utilizzo pubblico generalizzato per pedoni e ciclisti (non solo quindi per chi si deve recare in aeroporto), con oneri di gestione e manutenzione a carico di Toscana Aeroporti, del sottopasso previsto sotto la corsia dell’A11 per il collegamento dell’aeroporto con il parcheggio in via Palagio degli Spini; la modifica del tracciato tranviario con la realizzazione di un tronchetto in corrispondenza della fermata di Peretola per il ricovero dei tram nelle ore notturne in modo da garantire la ripartenza nella mattina successiva e così un servizio efficiente e puntuale (il tronchetto sostituisce un braccio che era previsto precedentemente ma che andava a intralciare parzialmente alcune strutture dell’aeroporto), il nuovo svincolo di Peretola, le piste ciclabili con il collegamento tra Firenze e Sesto, la possibilità di realizzare una fermata ferroviaria “Guidoni” per chi viene da Empoli così da evitare di andare fino a S.M. Novella e poi tornare indietro con la tranvia e tanto altro ancora. Grande attenzione – concludono Ricci e Bieber – è stata posta anche alle prescrizioni ambientali per la fauna esistente in loco con la creazione di laghi artificiali ad hoc (sul territorio di Campi, in conformità alle previsioni urbanistiche vigenti) per l’accoglienza e l’ambientamento di tutti gli animali. 

L’atto votato oggi nelle due Commissioni, e che martedì verrà discusso in Consiglio Comunale, è uno dei più importanti della consiliatura che può davvero porre fine ad un dibattito politico decennale, fatto di “stop and go” e di posizioni diverse anche all’interno dei vari schieramenti, sia a destra che a sinistra: noi l’affrontiamo responsabilmente, con la consapevolezza e la forza di chi oggi, al contrario di alcune opposizioni che gridano in modo del tutto strumentale, ha a cuore il futuro e lo sviluppo della propria città, nel rispetto della nostra storia e del nostro territorio”. 

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