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Sul caso Conte lettera del presidente viola clubs a Abete

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Pucci come Zeman. Il presidente del centro di coordinamento dall’alto della sua carica istituzionale ha scritto una letta al presidente Abete ricalcando quello che aveva detto subito la sentenza l’allenatore della Roma.  Il presidente della Federazione da oggi sarà molto più preoccupato cercando di trovare una soluzione per Conte in tempi brevi.  Prima di tutto Abete dovrà chiedersi perché e con  quale autorità Pucci si è preso l’ardire di entrare nel merito della questione a pochi giorni dall’incontro casalingo con la Juve. E’  tutta Farina del sacco di Pucci?  In nome pr0prio? della totalità dei tifosi?
Qualche dubbio sorge spontaneo.

Piero Campani

Di seguito la lettera del presidente del contro di coordinamento

‘La protezione dei ‘furbetti’: si intitola cosi’ la lettera aperta scritta e rivolta al presidente della Federcalcio Giancarlo Abete dal presidente del Centro di coordinamento viola club Filippo Pucci che punta il dito contro la ‘tolleranza’ mostrata verso Antonio Conte, il tecnico della Juventus squalificato per 10 mesi. ”Dottor Abete mi rivolgo a lei per esprimerle il profondo rammarico provato dai tanti amanti del calcio, qualunque sia la loro fede calcistica, dinanzi all’atteggiamento tenuto dalla Federazione da lei rappresentata riguardo a quanto si sta verificando in queste prime tre giornate di campionato. Mi riferisco – scrive Pucci – alla ‘tolleranza dimostrata o meglio al ‘far finta di niente’ davanti a un tesserato Figc squalificato che ‘furbescamente’, in accordo con l’attuale societa’ di appartenenza, pretende comunque di svolgere la propria professione disinteressandosi completamente della squalifica inflittagli, posizionandosi dentro uno stadio seppur non nella sua naturale postazione”. Il presidente del Centro di coordinamento viola club, che raggruppa decine di migliaia di tifosi della Fiorentina di tutto il mondo, sottolinea come ”il tesserato squalificato svolga tranquillamente la sua professione all’interno di ‘pretese’ postazioni ‘protette’, a volte anche con vetri a specchio, che impediscono alle telecamere di vedere cosa stia succedendo al loro interno. Oggi le tecnologie sono molto evolute pertanto basta attrezzarsi di un semplice telefonino e un umile ‘segretario’ che digita sulla tastiera di un tablet quanto dettato dallo squalificato per trasferire poi alla ‘controfigura’ che occupa provvisoriamente la naturale postazione di lavoro i suggerimenti da impartire ai giocatori”. Pucci ricorda che ”stiamo parlando di un tesserato Figc per il quale il Procuratore Federale ha richiesto una squalifica per ‘omessa denuncia’, confermata pure dalla Commissione Disciplinare in primo e secondo grado, e che la sua ex squadra di appartenenza ha ‘patteggiato’ per quello stesso episodio una sanzione di 6 punti di penalizzazione da scontare nel campionato attuale. No, signor Presidente non e’ cosi’ che si tutela il gioco piu’ bello del mondo e gli si restituisce credibilita”’ commenta Pucci che conclude ricordando ”che la pensano cosi’ non solo molti italiani ma pure organi sportivi internazionali come la Uefa e la Fifa ai quali la Figc è  affiliata e deve rendere conto”.

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