Nei prossimi giorni i cinesi del gruppo The Great Wall (gruppo che nella sua galassia ha anche stabilimenti e produzione di auto con particolare riferimento ai fuoristrada) dovrebbero presentare la loro offerta per l’acquisto di Richard Ginori. E’ quanto emerso stamani nel corso della conferenza stampa convocata, davanti allo stabilimento di Sesto Fiorentino, dai sindacati confederali che hanno fatto il punto sulle offerte avanzate finora, ovvero Sambonet e Lenox-Apulum, e auspicato che anche gli altri soggetti interessati (Pinti, Certina Holding, Bernardaud) formalizzino un’offerta. ”Entrambe le proposte hanno elementi per noi molto preoccupanti”, ha affermato Bernardo Marasco (Filctem-Cgil), spiegando che Lenox ”garantisce alti volumi ma lo fa scorporando il marchio dalla produzione”, e chiedendo quindi all’azienda americana di assumere direttamente i dipendenti anziche’ farli assumere da Apulum, mentre Sambonet ”fa un’offerta molto piu’ delineata dal punto di vista industriale”, ma i soli 130 dipendenti riassorbiti significherebbero ”un impatto occupazionale atroce”, e quindi ”chiediamo quali sono gli investimenti necessari per qualificare lo stabilimento e tenere quei prodotti” che altrimenti sarebbero realizzati in Germania.